Francesco Molinari nella storia: trionfo azzurro nel PGA Tour dopo 71 anni
Francesco Molinari ha riscritto la storia del golf azzurro. Dopo il trionfo europeo nel BMW PGA Championship dello scorso maggio, il campione torinese ha fatto il bis negli USA, conquistando il Quicken Loans National nel Maryland e diventando così il primo italiano a imporsi nel PGA Tour dopo la vittoria nell’Atlanta Open del 1947 di Toney Penna (nato a Napoli, poi cresciuto ad Harrison e naturalizzato americano).
Un successo da dominatore, quello di Molinari, con il quarto giro da record chiuso 8 colpi sotto il par (62) per un totale di 259 (-21). Nessuna chance di rimonta per gli inseguitori, tra cui Tiger Woods, distanziato di ben 10 lunghezze. “Aver vinto il Quicken Loans National è stato qualcosa di magico” ha commentato Molinari. “Non dimenticherò mai l’emozione di ricevere il trofeo e i complimenti dal mio idolo Tiger Woods. Leggere, poi, i messaggi di congratulazioni del Presidente Chimenti e le sue parole di stima è stato motivo di grande orgoglio. Sono veramente felice per un successo importante che mi ripaga dei sacrifici di inizio stagione, quando, dopo un avvio sotto tono, ho intrapreso un programma d’allenamento molto intenso, soprattutto sul gioco corto. Sentivo che sarebbe arrivato il mio momento”.
“L’impresa di Molinari – ha detto Franco Chimenti vice Presidente vicario del CONI e Presidente della Federazione Italiana Golf – è la più grande compiuta da un giocatore italiano. Vincere negli Stati Uniti non è cosa facile, ma al mondo attualmente sono in pochi a giocare come Chicco. Lasciare a otto colpi il secondo classificato è stata una prova di forza e di classe. Francesco è un player straordinario, ha risolto i problemi col putt e ora nessuno può più fermarlo. Sono convinto che si manterrà per molto tempo su tali livelli. Questo successo è un grande biglietto da visita, oserei dire stratosferico, per la Ryder Cup 2022. I risultati stanno dando ragione al lavoro intrapreso dalla Federgolf in vista del grande appuntamento che si terrà tra quattro anni al Marco Simone Golf & Country Club di Roma. In queste ore ho ricevuto molte chiamate e tra quelle che più mi hanno fatto piacere c’è certamente quella del presidente del CONI Giovanni Malagò. Era felicissimo per il capolavoro realizzato da Molinari”.
Francesco Molinari ha già in mente i suoi traguardi futuri e appare molto determinato nel volerli inseguire: “Questa vittoria è certamente di buon auspicio per i prossimi tornei. A partire dall’Open Championship, il major dove proverò, come sempre, a conquistare il titolo. Conto poi di tornare a giocare la Ryder Cup, entrando nel Team Europa di Parigi senza l’ausilio di una wild card, ma soltanto attraverso i punti del ranking. La strada è però ancora lunga e devo concentrarmi soltanto sul prossimo torneo del PGA Tour al quale prenderò parte: il John Deere Classic. La vittoria in Maryland credo sia importante anche per tutto il movimento golfistico italiano che, attraverso il Progetto della Federazione Italiana Golf, si sta avvicinando nella maniera migliore alla Ryder Cup del 2022”.