Festa al CONI per Benvenuti a 50 anni dalla vittoria del Mondiale contro Griffith. Malagò: Nino è leggenda
Una giornata speciale per celebrare un Mito dello sport italiano. Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha partecipato oggi pomeriggio – al Salone d’Onore – all’evento “L’Oro dei Cinquanta” dedicato a Nino Benvenuti. Nel giorno del suo 79esimo compleanno, l’ex pugile, olimpionico di Roma 1960 e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970, tra i migliori interpreti di sempre della disciplina, è stato celebrato con un emozionante evento che ha coinvolto dirigenti, amici, ex atleti, giornalisti, personaggi dello spettacolo e della cultura. Un parterre d’eccezione per ricordare la notte del 17 aprile 1967, quando sul ring del Madison Square Garden, Benvenuti sconfisse Griffith, laureandosi campione iridato. Un successo che conquistò l’Italia, scrivendo la storia. Una vittoria che – ancora oggi – brilla d’immenso, come testimoniato dall’affettuosa partecipazione del pubblico. Un docu-film - caratterizzato dalle melodie di Marcos Vinicius -, ricordi, emozioni e aneddoti che hanno caratterizzato il lungo pomeriggio, organizzato da Anita Madaluni. Il Presidente della Federazione Pugilistica Italiana, Vittorio Lai, insieme al Presidente EUBC Franco Falcinelli e al VicePresidente WBC Mauro Betti, ha consegnato al campione una cintura celebrativa, creata ad hoc per l'occasione.
Malagò ha festeggiato Benvenuti indirizzandogli un messaggio di sincera vicinanza a nome dell’intero movimento. “Ricordo quella notte magica grazie ai racconti di mio padre, che la seguì da vicino. E ricordo anche la notizia del successo ascoltata dalla radio, dopo essere tornato da scuola. Certe emozioni le portiamo nel cuore. Nino è un patrimonio eccezionale, incredibile, non solo del nostro mondo, perché è andato oltre quel trionfo. Ha costruito un esempio da campione con il suo stile, la sua eleganza e la sua disponibilità, rappresentando un punto di riferimento che sarà – per sempre – un motivo di orgoglio da parte dello sport italiano. Grazie Nino. Sei semplicemente una leggenda”.