Federica Pellegrini alfiere a Rio 2016. "Emozione speciale. Renderemo gli italiani orgogliosi di noi"
Federica Pellegrini sarà la portabandiera dell’Italia a Rio 2016. L’investitura della campionessa di nuoto è stata annunciata formalmente dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ai membri di Giunta riuniti stamane al Foro Italico. La Pellegrini, oro olimpico nei 200 stile libero a Pechino 2008, diventa così il quinto alfiere donna nella storia azzurra dei Giochi Estivi - la prima fu la ginnasta Miranda Cicognani a Helsinki 1952 – regalando una pagina storica anche al mondo del nuoto, che rientra tra le discipline gratificate dalla nomina di un proprio atleta nel ruolo di portabandiera.
L’attuale detentrice del primato mondiale ed europeo nei 200 metri, grazie all’argento vinto ai Mondiali di Kazan 2015 è diventata la prima nuotatrice di tutti i tempi a salire sul podio iridato per la sesta volta consecutiva. Da oltre dieci anni infatti, dal secondo posto di Montreal 2005, è sempre stata tra le prime tre regine di specialità (due ori, tre argenti e un bronzo).
Complessivamente ha vinto un oro e un argento ai Giochi Olimpici, diventando ad Atene 2004 la più giovane medagliata azzurra nella storia a livello individuale, record ancora imbattuto. A livello Mondiale ha collezionato 4 ori, 4 argenti e un bronzo, mettendo in bacheca anche 6 ori, un argento e 4 bronzi europei. In vasca corta, infine, il palmares recita un argento e 3 bronzi iridati, 7 ori, 2 argenti e 5 bronzi continentali. Federica ha vinto oltre 100 campionati italiani, è stata 11 volte primatista mondiale, tuttora detentrice del record del mondo dei 200 stile libero, ottenuto a Roma il 29 luglio 2009 (1:52.98) e del primato Europeo dei 400 sl (3:59.15). E' primatista italiana nei 100 sl (53.55) e delle staffette 4x100 e 4x200 sl. In vasca corta è primatista italiana in 5 specialità di stile libero (100, 200, 400; 4x100, 4x200) e nei 200 dorso.
La Pellegrini farà sventolare il tricolore al Maracana il prossimo 5 agosto, una data scritta nelle stelle: lo stesso giorno festeggerà infatti il suo 28esimo compleanno, rappresentando l’Italia nella manifestazione sportiva più importante e coronando una carriera da sogno, che vive – da sempre – nel segno di talento, sacrificio e passione.
Federica ha espresso tutto il suo orgoglio per l'investitura ottenuta: "Ringrazio la Giunta del CONI e il Presidente Giovanni Malagò che mi hanno scelto per questo ruolo così importante. Il mio nome è comparso tante volte come papabile, ma per scaramanzia o paura che non potesse accadere fino ad oggi non ci ho creduto. Ora finalmente è ufficiale e sono molto contenta. E' il coronamento di tanti anni di carriera, un'emozione molto forte. Lo sport è sempre stato la mia vita, la mia grande passione. La mia carriera è fatta di alti e bassi non solo sportivamente. Ho perso la strada e l'ho ritrovata, ho perso persone importanti nel cammino e ne ho trovate altre. Quello che vorrei portare a Rio anche da portabandiera è la voglia di combattere e non arrendersi mai. Qualsiasi cosa succeda, spero che gli italiani guardandoci da casa si sentano un po' più italiani: vorrebbe dire che lo sport ha veramente vinto. Le polemiche del 2012 mi hanno fatto molto male. Perché io sono molto patriottica. Per me declinare la possibilità di portare la bandiera fu una cosa abbastanza logica, magari per gli addetti ai lavori non lo era, ma il giorno dopo la cerimonia avevo i 400 metri stile libero, una delle mie gare più importanti. Stavolta non faccio i 400, avrò la staffetta che è meno dispendiosa. Per me sarà la quarta Olimpiade ma per la prima volta parteciperò alla cerimonia di apertura. Sembra assurdo dirlo, ma le gare di nuoto cominciano subito all'Olimpiade. Ho vissuto da vicino il ruolo di Valentina Vezzali quattro anni fa, noi andavamo a dormire mentre loro si preparavano e lei era molto emozionata".
Sulle partecipazioni olimpiche: "Questa per me è la quarta Olimpiade. Ho iniziato da bambina, entrando nella squadra di Atene 2004 quando avevo appena compiuto 16 anni. Pechino un grande sogno, Londra la più grande delusione della mia carriera, perché non ero pronta a competere con le altre. Non è stato facile, perché puoi vincere o perdere ma trovarsi in finale e sapere che non sei pronta per fare una gara alla pari è brutto. Poi mi sono presa un anno completo di stacco, ho cominciato un nuovo percorso e i risultati che stanno arrivando mi rincuorano. Ma a Rio mancano ancora diversi mesi e non voglio parlarne. Queste quattro Olimpiadi mi hanno cambiata, sono passata dall'essere una bimba scanzonata che non sapeva nemmeno bene cosa fare a portabandiera azzurra: questa per me è una grandissima responsabilità e un grande onore. Faccio uno sport individuale, sono sola in acqua. Ma c'è un lato molto bello del nuoto che sono le staffette dove io metto sempre qualcosa di più, perché è bello stare tutte insieme. Questi valori spero di poterli trasferire a tutta la delegazione azzurra. Giovanni Malagò ha sempre creduto in me, anche nei momenti di difficoltà come quando nel 2006, dopo aver già conquistato un argento olimpico, non sono riuscita a qualificarmi per la finale europea. Avevo una spalla da buttare, Malagò mi è stato vicino, voglio ringraziare lui e Alberto Castagnetti, che mi ha spinto a trasferirmi a Verona e a ricominciare".Roma 2024? Ora penso solo alla mia carriera sportiva. Roma 2024 è un po' troppo in là per potervi partecipare da atleta, ma credo in questa candidatura e spero sia possibile comunque portare i Giochi in Italia".
Malagò ha sottolineato con soddisfazione la bontà della scelta. "Non poteva che essere lei la portabandiera. Sono molto felice perché anche se ci sono quasi 30 anni di differenza io e Federica siamo cresciuti insieme. Io da dirigente sportivo lei come atleta. Il mio modo di interpretare il ruolo è quello di vivere il rapporto con gli atleti e lei rappresenta al meglio questo tipo di interpretazione. Con la scelta di Federica Pellegrini l'Italia diventa il paese al mondo che per più volte, ben cinque, ha scelto una donna come portabandiera. L'Italia è stato anche il primo paese a scegliere una donna come portabandiera nel 1952 a Helsinki, la ginnasta Miranda Cicognani. A Rio sfileremo con il numero 103, esattamente a metà del programma perché le nazioni accreditate sono 206. L'orario previsto di ingresso dell'Italia sarà le 21.20, ora brasiliana, quindi le 2.20 del mattino nel nostro paese.
I portabandiera italiani nella storia dei Giochi Olimpici Estivi
La scheda di Federica Pellegrini
Foto: Mezzelani-GMT