Fed Cup, azzurre a Lleida per lo spareggio con la Spagna: "Faremo di tutto per restare nel World Group"
Una giornata di sole con temperature quasi estive (oltre 25 gradi) ha accolto la squadra azzurra a Lleida, cittadina spagnola di 140mila abitanti situata in Catalogna, a 160 km da Barcellona. Splendido il locale tennis club, immerso nel verde, che sabato e domenica ospiterà la sfida di Fed Cup tra Spagna e Italia valido per la permanenza nel World Group. E’ uno spareggio play off, ma potrebbe tranquillamente valere la semifinale o la finale. E le tribune saranno piene: la prevendita è andata a gonfie vele e c’è il tutto esaurito, tanto che saranno aggiunti dei posti per ottenerne altri 300 e far salire la capienza a poco più di duemila spettatori.
“In effetti è un incontro insolito a questo livello tra due delle squadre femminili più forti del mondo. In campo ci saranno diverse top ten da una parte e dall’altra”, sottolinea il capitano azzurro Corrado Barazzutti (foto Federtennis). Roberta Vinci è numero 8 del ranking, Garbine Muguruza numero 4, Carla Suarez Navarro numero 11 e Sara Errani, attualmente numero 20 è stata tra le prime dieci giocatrici Wta e certamente recupererà in classifica ora che comincia la stagione sulla sua superficie preferita (è reduce dalla semifinale a Charleston). “La Spagna è una squadra competitiva, molto forte, ma lo siamo anche noi - aggiunge Barazzutti - ce le giocheremo alla pari e le ragazze daranno come sempre il meglio. Del resto questa squadra è stata capace di vincere quattro Fed Cup negli ultimi dieci anni”.
Un concetto ribadito dalla veterana azzurra Francesca Schiavone, che a 35 anni ancora suda e lotta sul campo con l’entusiasmo di una ragazzina. “Siamo un bel gruppo - dice la milanese - siamo tutte molto motivate e la cosa più importante sarà esprimere il nostro miglior tennis. Le nostre avversarie sono toste e giocano in casa, ma io dico che ce la giochiamo al cinquanta per cento. Certo non partiamo battute”.
Dopo oltre un anno torna in nazionale Roberta Vinci, protagonista sin qui di una stagione da incorniciare con l’ingresso tra le top ten. “Ora sono concentrata esclusivamente su questo incontro di Fed Cup. E’ uno spareggio per restare nel gruppo mondiale ed è giusto mettere l’Italia davanti a tutto. Le spagnole sono molto forti, lo sappiamo, ma io e le mie compagne di squadra saremo pronte per sabato e domenica. Amiamo tutte le maglia azzurre, lo abbiamo già dimostrato in passato, e faremo di tutto per vincere. La scorsa settimana mi sono allenata a casa, a Palermo, sulla terra rossa e sto bene”.
Determinata e positiva Sara Errani, che quest’anno ha vinto un titolo a Dubai. “Abbiamo tanta voglia di rivincita dopo la sconfitta del febbraio scorso a Marsiglia contro la Francia. La scorsa settimana a Charleston ho avuto buone sensazioni e ho anche superato qualche piccolo problema fisico. Sono pronta così come le mie compagne di squadra”.
Un gradito ritorno è quello di Karin Knapp, che ha recuperato dall’intervento alla cartilagine del ginocchio destro ed è rientrata a Miami. “Ora il ginocchio va bene, anche se devo sempre fare attenzione perché ha subito tre operazioni. Tornare in Fed Cup è bellissimo, posso allenarmi e se ci sarà bisogno mi farò trovare pronta. Intanto mi godo questa settimana. In nazionale ho vissuto emozioni bellissime, come la vittoria in finale a Cagliari nel 2013 e il successo del 2014 a Cleveland contro gli Stati Uniti”.
Parlando del match contro l’Italia, la capitana Conchita Martinez l’ha definito “molto equilibrato perché la Errani è un’ottima terraiola e la Vinci gioca bene su tutte le superfici”. Sempre la Martinez aggiunge: “Non mi pare che l’Italia abbia scelto molte volte un campo veloce quando gioca in casa. La terra piace anche alle italiane, quindi il campo va bene per entrambe le squadre”. Nella storia recente, l’unica volta che l’Italia ha scelto un campo veloce fu proprio contro la Spagna, a Napoli nel 2008 (era un primo turno). E vinsero le nostre avversarie.