Fabbrizi vince la Coppa del Mondo di Trap, 2° Pellielo. E' trionfo azzurro
Un monologo tricolore. La finale di Coppa del Mondo di Trap maschile, disputata a Gabala (Azerbaijan), si è colorata di azzurro grazie al successo di Massimo Fabbrizi davanti all'intramontabile Giovanni Pellielo, al termine di un appassionante spareggio. E' il trionfo della scuola italiana, guidata mirabilmente dal Direttore Tecnico Albano Pera. Fabbrizi, argento ai Giochi di Londra 2012, ha quindi alzato la Coppa di cristallo dopo il secondo posto del 2009 e i due terzi posti del 2011 e del 2013. Malgrado un inizio di competizione non proprio brillante, a causa di un non bellissimo 23/25 della prima serie, l'azzurro ha agguantato uno dei sei pass per la semifinale con il totale di 122/125. Nel round decisivo non ha sbagliato nulla, esattamente come Pellielo, l’indiano Manavjit Singh Sandhu e lo spagnolo Alberto Fernandez, tutti autori di un perfetto 15/15, e con +9 nello shoot-off si è meritato lo spareggio con Pellielo.
Nello scontro diretto Pellielo approfittando di un errore di Fabbrizi nel quarto turn di tiro, ha tenuto il comando fino all’undicesimo piattello. Purtroppo per lui, uno zero nel dodicesimo lo ha riportato pari merito con il compagno di squadra e, al termine dei 15 piattelli regolamentari, i due si sono trovati appaiati a quota 14. Solo lo spareggio ha risolto la questione e, dopo un lunghissimo testa a testa, il marchigiano l’ha spuntata con un lusinghiero +19 a +18. "Finalmente ce l’ho fatta – ha esclamato alla fine del duello – Stavolta non mi è sfuggita. E’ stata dura. Punteggi alti ed un livello tecnico pazzesco. Però ho stretto i denti ed ho tenuto duro fino alla fine. Sono felicissimo".
Alle spalle dei due azzurri si è piazzato lo spagnolo Alberto Fernandez, che per arrivare al terzo posto ha dovuto avere ragione dell’indiano Manavjit Singh Sandhu con un misurato 15 a 14. Daniele Resca, al suo debutto in una finale, si è presentato alla semifinale con il miglior punteggio delle qualificazioni. Un 124/125 eccezionale, realizzato con un 24/25 nella prima serie e 4 perfetti 25/25 nelle altre quattro. Perfezione mantenuta fino al 12 piattello della manche decisiva. Purtroppo, uno zero nel tredicesimo turno di tiro ha fatto perdere la bussola all’emiliano, che alla fine, con un ingiusto 12/15, è scivolato in sesta piazza. “Soddisfazione piena, per tutti e tre i risultati – è il commento del DT Pera – E’ stato un medal match in cui non ho sofferto per niente, ho solo aspettato di vedere come andava a finire e mi sono divertito parecchio. Sono stati tutti davvero bravi e mi complimento con loro per una gara condotta ad altissimi livelli”. Presente a Gabala anche il Presidente Luciano Rossi a cui spetta il commento di chiusura “La grande storia di successi si rinnova e si conferma con un presente di enormi soddisfazioni. Grazie alla capacità del Direttore Tecnico Albano Pera ed alla determinazione dei suoi tiratori, il Made in Italy è ancora un faro per il tiro a volo mondiale”.