Europista: Oro e argento nell’inseguimento a squadre. Confalonieri sul terzo gradino del podio
La storia si ripete ma alle volte in meglio. Come accadde lo scorso anno il secondo giorno dei Campionati Europei di Pista, quest’anno a Berlino; le due formazioni italiane dell’inseguimento a squadre si ritrovano in finale. Come lo scorso anno porta a casa, alla fine, la medaglia d’oro è arrivata dal quartetto femminile e l’argento dal trenino maschile. Diversamente dallo scorso anno, però, c’è la medaglia di bronzo conquistata da Maria Giulia Confalonieri nell’eliminazione e, soprattutto, si è ridotta la distanza che separa i ragazzi di Marco Villa dalla Francia, sempre più nostra bestia nera.
Le differenze, anche se apparentemente lievi, raccontano che la rincorsa del nostro settore nei confronti dei vertici assoluti si sta ancora assottigliando. Parliamo logicamente degli uomini, perché le RocketGirls di Dino Salvoldi si confermano sul gradino più alto del podio, iniziando a dare continuità ad un regno che, vista la composizione del quartetto, ha tutte le qualità per essere molto lungo. Cominciamo dall’inzio di questa giornata, che alla fine porta tre nuove medaglie al nostro movimento, che diventano a questo punto 67 dall’inizio dell’anno.
Inseguimento a squadre donne - Nelle semifinali dell’inseguimento Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Silvia Valsecchie Tatiana Guderzo sono contrapposte alla Polonia, seconda lo scorso anno sempre dietro le azzurre. Il forcing impresso dalle azzurre è notevole, tanto da fermare il tempo a 4’22”874, lasciando le avversarie a due secondi. Entusiasmante e vibrante la finale contro la Gran Bretagna, che prova a tenere il ritmo delle azzurre. A metà gara le italiane riescono a scavare un primo solco che pare però non tenere. Le britanniche si riportano sotto ma pagano lo sforzo negli ultimi giri, lasciando oltre 1’. Chiudono la prova con il tempo di 4’17”853, nuovo record italiano e disarmante dimostrazione di potenza. Rispetto allo scorso anno vi è un nuovo innesto: la juniores Letizia Paternoster. Se alla trentina aggiungiamo anche Elisa Balsamo, dilettante al primo anno, non servono altre parole per spiegare come questo gruppo ha uno sguardo più ampio del solo orizzonte continentale. All’inizio del torneo Salvoldi aveva detto: “Adesso ci concentriamo sull’Europeo, ma dal prossimo anno iniziamo a pensare in ottica olimpica.” Possiamo tranquillamente dire che il lavoro è già a buon punto.
Inseguimento a squadre uomini - Forti del secondo miglior tempo in qualifica (3’58”720), il quartetto azzurro ha acceso la semifinale contro la Russia entusiasmando il pubblico tedesco. Liam Bertazzo, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Simone Consonni (che ha sostituito Scartezzini seguendo la logica della rotazione che il CT Villa persegue), superano la Russia grazie alla “specialità della ditta” (messa in mostra anche nelle qualificazioni di ieri) ovvero il recupero nelle fasi finali, ribaltando così il cronometro a loro favore: 3’56”917 contro il 3’57”573 degli avversari.
Contro la Francia, in una finale “vibrante e spettacolare” a detta anche dei commentatori neutrali, gli azzurri lasciano centesimi preziosi nella parte centrale, ma si rendono protagonisti di una fantastica rimonta nei metri finali. Forse troppo tardi per sperare di portare a casa l’oro, ma sufficienti per chiudere con un tempone, 3’55”986, a soli 2 decimi dai transalpini (3’55”780). Se pensiamo che lo scorso anno, nella finale persa sempre contro la Francia, avevamo rimediato oltre 1” di distacco, correndo su tempi più alti di circa 3” (sempre con questi corridori), si capisce che se i Francesi crescono, noi cresciamo e ci avviciniamo più velocemente.
Eliminazione donne – La prima medaglia dell’Italia a questi Europei la regala Maria Giulia Confalonieri, nell’eliminazione. Già campionessa europea nello scratch U23 nel 2013, bronzo nel madison con Barbieri nella prova di coppa del mondo a Los Angeles nel 2017 e argento nel quartetto in Coppa del Mondo, la 24enne brianzola ha condotto una gara accorta, salendo sul podio alle spalle dell’olandese Kirsten Wild e della russa EvgeniaAugustinas.
Velocità Olimpica Donne - Ottima prova, nella Velocità Olimpica di Elena Bissolati e Miriam Vece, che rappresentano il futuro delle discipline veloci in ambito femminile. Agli Europei di categoria ad Anadia le azzurre avevano già dato prova delle loro potenzialità e della loro “coppia che scoppia” come si definiscono giungendo quinte. In questa rassegna si sono migliorante.
Nelle qualificazioni hanno segnato il settimo tempo: 33”797che è il nuovo record italiano. Al turno successivo non riescono a ripetersi e terminano all’ottavo posto.
Medagliere – Sono 6 i titoli assegnati oggi. La Francia veste i panni della Nazionale mattatrice e porta a casa 3 titoli (Scratch, Inseguimento e Velocità, tutte dal settore maschile), segue la Russia, con 1 oro (Velocità a squadre donne), 1 argento e 2 bronzi. Al terzo posto l’Italia, con 1 oro, 1 argento e 1 bronzo. L’ultimo titolo è stato conquistato dall’Olanda nell’Eliminazione donne.