Europei di Londra, Linda Cerruti bronzo nel solo. Giovanni Tocci argento dal trampolino da 1 m
Linda Cerruti balla sul primo bronzo individuale europeo della carriera, ma col brivido finale.
L'atleta della Marina Militare e della Carisa Savona (foto Federnuoto), infatti, impegnata agli Europei di nuoto di Londra, prima domina con dolcezza le note di Philip Glass, si piega elegantemente alla coreografia di Gana Maximova e ottiene 90.4333 punti (27.2000 esecuzione, 361333 impressione artistica, 27.2000 elementi), punteggio che sarebbe stato record, più in là dei 90.1000 ottenuto nei preliminari; poi, nel finale, incappa in una penalità di un punto per avere effettuato la camminata di presentazione 17 centesimi oltre i 30" consentiti dal regolamento. Dunque il totale che appare sul tabellone della finale del solo libero recita 89.4333, con 0.2222 punti di vantaggio sulla spagnola Cristina Salvador, necessari per scongiurare un'incredibile beffa che si stava consumando davanti al pubblico dell'Aquatics Centre.
La ventitreenne savonese - che nuoterà tutte le specialità femminili in programma sino a venerdì - è preceduta dalla trentenne russa Natalia Ischenko, tre ori olimpici e 19 mondiali, che incanta sulle note del violinista tedesco-statunitense David Garrett e vince il suo quinto oro individuale europeo con 96.4000 punti a dodici anni dalla prima rassegna continentale a Madrid 2004. Seconda l'ucraina Anna Voloshyna, già bronzo europeo a Berlino, che chiude con punti 93.4000 punti.
"Prima della gara era un po' agitata - spiega l'azzurra - con l'allenatrice abbiamo cambiato qualche figura perchè volevamo evidenziare le differenze che ci sono tra il nostro esercizio e quello della Spagna. Mentre arrivavo in zona mista mi era arrivata la comunicazione della squalifica. Ho visto che mi avevano assegnato due punti di penalizzazione, subito corretti in uno, e temevo di perdere il bronzo per un errore stupido. Mai potevo immaginare di poter incorrere in questo problema, perdere una medaglia così sarebbe stata una beffa".
Per l'Italia è il secondo bronzo in altrettante finali con sette prove ancora tutte da vivere da protagonista. "Non so come spiegare il valore di questa medaglia - aggiunge Linda - Questo bronzo ripaga tanti sacrifici e mi dà la forza per andare avanti e cercare di dimostrare quello che posso fare. A volte uno si dà per vinto, ma poi arrivano questi risultati a dimostrazione che il lavoro paga e non bisogna mai mollare. Un grazie particolare a Gana Maximova con cui abbiamo ricominciato a collaborare da un anno. Il suo supporto è stato importante e ha arricchito il lavoro dello staff tecnico rendendo l'esercizio ancora più curato".
Cerruti diventa la terza italiana a salire sul podio europeo dopo Giovanna Burlando (bronzo tra il 1997 e il 1999 a Siviglia e Istanbul) e Beatrice Adelizzi (bronzo a Eindhoven 2008), cui è legata anche l'unica medaglia iridata della storia italiana conquistata a Roma 2009. Sesta al debutto europeo non ancora 17enne sulle rive magiare del Danubio; quinta a Eindhoven e quarta a Berlino, la crescita di Cerruti è stata graduale e costante, fino ad esplodere insieme alla squadra nazionale con la qualificazione olimpica di duo e squadra: en plein che non riusciva da 12 anni.
Più tardi l'impianto londinese ha portato bene anche all'Italia dei tuffi: Giovanni Tocci, infatti, vince uno storico argento dal trampolino da un metro, grazie a un'ottima ultima serie di tuffi che gli consente di scalare la classifica fino al secondo posto (414.30 punti), soltanto alle spalle dell'ucraino Illya Kvasha (439.70) e davanti all'austriaco Constantin Blaha (402.55).
Era da Torino 2009 che un uomo nei tuffi non andava a medaglia: anche allora fu un metro con Christopher Sacchin che salì sul secondo gradino.
"E' un'emozione indescrivibile - rileva il 21enne cosentino, due volte campione europeo juniores della specialità nel 2009 e nel 2011 -. Avevo iniziato al rallentatore anche per un fastidio alla schiena, poi mi sono scaldato per bene e ho recuperato. In finale avrei potuto far meglio secondo e terzo e avrei potuto puntare anche un po' più in alto ma sono strafelice racconta a caldo il portacolori di Esercito e Tubisider Cosenza. Nel doppio e mezzo rovesciato non avevo mai preso 9. Ero eccitato perchè gli ultimi due tuffi sono quelli che mi riescono un po' meglio. Prima dell'ultimo tuffo ho guardato la classifica, ho visto che ero secondo. Un po' d'emozione c'era ma per fortuna sono riuscito a controllarla con la giusta concentrazione. Ho dato il massimo e contentissimo di questo grande risultato. Avevo detto che puntavo alla medaglia ma pensavo di essermi sbilanciato troppo. Invece sono riuscito a centrare l'obiettivo".
Tocci ha esordito ai campionati europei ad Eindhoven, nel 2012, con un nono posto; successivamente si è piazzato sesto a Berlino 2014 e quinto ai campionati europei di specialità, a Rostock nel 2015 (385.60). Ai campionati mondiali di Kazan, l'estate scorsa, è stato eliminato nei preliminari col 16esimo punteggio. "È stata una gara abbastanza regolare - aggiunge -. Stamattina invece ho avuto troppe difficoltà. Ero a -20 dalla quaificazione e ho rischiato di non riprendermi. Invece sono riuscito a concentrarmi. Non so se riusciremo a fare il sincro con Chiarabini perchè è ancora fermo con il mal di schiena. Ci tengo molto anche perchè sarebbe un test importante per Rio de Janeiro. Abbiamo inserito un tuffo nuovo e vorremmo provarlo - racconta ancora visibilmente emozionato Tocci. Ci metto sempre un po' a realizzare quello che faccio. Ho impiegato un giorno a credere alla quaificazione olimpica. Quindi forse mi godrò questa medaglia tra un po'. Per il momento mi sembra tutto ovattato. Mi sento di ringraziare la mia allenatrice Barsukova con cui sono cresciuto a Cosenza".