Domani al via gli Euroindoor a Praga
Tra rinunce ed assenze, per diverse ragioni, la squadra azzurra si appresta a partecipare ai Campionati Europei indoor di Praga, dal 5 al’8 marzo, con qualche difficoltà. I “no” di Marco Fassinotti, leader europeo stagionale dell’alto, e Fabrizio Donato, carta sempre sicura nel triplo continentale, hanno contribuito a togliere peso specifico alla formazione composta dal DTO Massimo Magnani. Sarà molto difficile quindi rifare il bottino di medaglie raggiunto nell’ultima edizione di Goteborg 2013 dove l’Italia vinse cinque medaglie (oro a Greco nel triplo; argento a Dal Molin nei 60hs; bronzo a La Mantia, Tumi, e Borsi). Inoltre le condizioni fisiche non perfette della 20enne mezzofondista vicentina, Federica Del Buono, non le permetteranno di essere competitiva come potrebbe visto il quarto crono continentale nei 1500 (4:08.87) ottenuto in solitaria ai campionati promesse di Ancona.
Il nome più in vista tra i 23 selezionati è senz’altro quello di Alessia Trost. La 22enne saltatrice in alto friulana (il suo compleanno sarà domenica, il giorno in cui è prevista la finale), sarà però impegnata in una delle gare dal tasso tecnico più elevato tra quelle proposta dal programma. Interessanti, per ragioni diverse, anche le prospettive di Giulia Viola (3000) e Chiara Rosa (getto del peso).
La mezzofondista ha il settimo tempo tra le iscritte, l’ottavo in Europa nel 2015, ma a Padova (doppietta 1500-3000 agli Assoluti, due settimane fa) ha dimostrato di essere cresciuta molto, e di essere sempre più a suo agio nei finali roventi. Il suo obiettivo è arrivare in finale.
Silvano Chesani è tornato a brillare dopo l’assenza per infortunio: il suo 2,30 di Hustopece (24 gennaio, doppiato poi dal bel 2,29 degli Assoluti) è la nona prestazione europea dell’anno, nella lista guidata dall’assente Marco Fassinotti con 2,34, ma anche la sesta misura d’iscrizione. Numeri a parte, l’equilibrio attorno ai 2,30 regna sovrano, al punto che qualificazione al limite e podio finiranno per essere separati da pochissimo spazio. In pedana, anche gli altri azzurri Andrea Lemmi (bella stagione la sua, culminata nel personale 2,26) e GianmarcoTamberi: per quest’ultimo, Praga sarà una sorta di esordio stagionale bis.
Nello sprint, Padova ha riacceso la luce in un’annata priva di lampi particolari. Delmas Obou e Michael Tumi si sono messi in buona evidenza. Stessa cosa dicasi per Fabio Cerutti,. L’obiettivo di questo gruppetto è certamente la stagione all’aperto, ed in particolare la staffetta veloce, che punta ad un buon 2015 anche in prospettiva olimpica. Tra le donne, AudreyAlloh è apparsa in crescita (7.34 agli Assoluti), ma è chiaro che per fare strada nei turni, bisognerà andare a caccia del primo sub-7.30 della carriera. Negli ostacoli Hassane Fofanaandrà in gara con l’obiettivo di fare esperienza, e se possibile, limare qualcosa al personale di 7.79. Più complicata la questione per Marzia Caravelli: i problemi fisici patiti nelle ultime settimane sembrano risolti, ma ora bisognerà vedere se e quanto il tempo trascorso avrà creato dei danni in termini di competitività. Giulia Pennellaha corso benissimo gli Assoluti, vincendo in 8.08: riuscire a migliorarsi, o a centrare il personale (8.04), potrebbe regalare soddisfazioni inattese.
Nei 400 metri Matteo Galvan può puntare alla finale, anche se il campo è molto competitivo (dodici atleti in 4 decimi, tra 46.3 e 46.7. Le tre ragazze in gara, Chiara Bazzoni, Maria Benedicta Chigbolu e la non ancora 20enne Ylenia Vitale, rappresentano la vitalità del gruppo della staffetta del miglio. Nei salti, un Fabrizio Schembri ai livelli migliori (quelli di Mosca 2013, per intenderci) sarebbe un candidato naturale per il podio del triplo; l’accesso alla finale è oggi un obiettivo realistico, al quale punta con decisione il bergamasco. Darya Derkach (triplo) e l’esordiente Laura Strati (lungo) hanno guadagnato con il titolo italiano la maglia azzurra per Praga, dimostrando, con i fatti, di essere nella condizione giusta per migliorarsi. Daniele Secci agli Assoluti (personale portato a 19,56) è piaciuto: l’Europa che conta non è più lontana anni-luce, e la strada verso i 20 metri appare ormai delineata. Il terzo e ultimo esordiente (con Strati e Vitale) è il 21enne di origine mozambicana Joao Bussotti Neves che si è guadagnato due settimane fa, con una doppia maglia tricolore (800 e 1500), il biglietto per Praga.