Da domani scattano gli Europei di Amsterdam, 75 azzurri ai blocchi partenza
Vigilia europea per la squadra azzurra ad Amsterdam. La XXIII edizione della rassegna continentale di atletica inizia domani con 30 azzurri in gara (17 in mattinata e 13 nel pomeriggio) e già una finalista: Veronica Inglese che alle 18.55 correrà i 10.000 metri. Subito in pedana le altiste Alessia Trost, Desirée Rossit e Erika Furlani (qualificazioni ale 11:05) e Marcell Jacobs nelle qualificazioni del lungo (13:05).
Ad accogliere gli atleti azzurri - 75 quelli convocati dal DT Massimo Magnani, capitanati dall'iridato indoor di salto in alto, Gianmarco Tamberi e dall'oro continentale in carica nei 400 metri Libania Grenot - è Casa Atletica Italiana, inaugurata oggi all’Het Sieraad, in Postjesweg 1, nel cuore di Amsterdam (Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL). Al momento, sono 23 gli atleti già in possesso del pass olimpico per Rio 2016, gli altri faranno di tutto per conquistare in Olanda il biglietto per il Brasile.
“Siamo orgogliosi di questa squadra – rileva il presidente FIDAL Alfio Giomi – che è giovane, competitiva e pronta a dare battaglia. C’è stato un grande ricambio e qui ad Amsterdam vedremo in azioni tanti volti nuovi che stanno crescendo”. “Metà dei ragazzi ha meno di 25 anni – il commento di Magnani - ma punta già a ben figurare in quello che sarà, senza dubbio, un campionato europeo d’alto livello. Lo dicono il record di iscritti e i numeri delle nazionali: in campo ci saranno 114 tedeschi e 103 britannici, mentre la Spagna è qui con 89 atleti, l’Ucraina con 85 e la Francia con 73”.
“Essere capitano è un onore immenso, ho i brividi e la pelle d’oca – si emoziona il campione del mondo di salto in alto indoor Tamberi –. Non sono certo l’atleta con più presenze, ma darò tutto quello che ho per essere all’altezza". Il marchigiano, da iridato in carica, sarò un osservato speciale sulla pedana dello Stadio Olimpico, ma il dato non sembra turbarlo: "Sono psicologicamente carico e sento la forma crescere. Già a Rieti ho avuto buone risposte, ma qui so di poter fare ancora meglio, il mio obiettivo è portare a casa misure importanti. L'unico dispiacere è che non troverò Bondarenko, perché avrebbe aggiunto altro agonismo a una gara già spettacolare”.
Chi ha qualcosa da dimostrare è la collega di specialità Alessia Trost: “Sono tornata da Portland molto arrabbiata. In questo 2016 ho gareggiato molto, eppure non vedo l’ora di scendere in pedana, ed anche questo è indice di un mio cambio di mentalità. Dopo i mondiali indoor ho dovuto affrontare un periodo duro: la delusione è stata grande, e mi ha costretta a rimettermi in discussione. Ho trascorso alcuni periodi di allenamento a Barcellona con Gianmarco Tamberi e a Madrid con Ruth Beitia, settimane che mi hanno dato nuovi stimoli e voglia di competere”.
Agguerrita come sempre, Grenot che dimostra di saper indossare i gradi di capitano. “Le mie ambizioni sono quelle di una campionessa in carica, niente di meno - sottolinea l'azzurra -. Mi sono allenata duramente e voglio vincere. Da capitana spero di trasmettere alla squadra un po’ del mio coraggio. Siamo l'Italia, dimostriamo quanto valiamo. Oltre alla gara individuale, sono qui anche per una grande staffetta 4x400: ci tengo tantissimo e io e le ragazze non temiamo nessuno”.
Chi dà sfoggio di piedi saldamente piantati a terra è Matteo Galvan, primatista italiano del giro di pista: “Il record italiano è stato un bel risultato ma per me è come non averlo fatto, sono tornato ad allenarmi con la fame e l'umiltà di sempre. Ho il miglior accredito ma non conta nulla, sui blocchi ci saranno atleti con primati personali inferiori al mio e altri che si miglioreranno. Ma ho un obiettivo: scendere finalmente sotto i 45 secondi. E' arrivato il momento di abbattere questo muro”.
A margine della conferenza stampa pre-Europei, ad Amsterdam, si è approfondita la ragione della mancata convocazione di Marco Fassinotti, l’altista azzurro che con Tamberi e Silvano Chesani (anche quest’ultimo assente dalla rassegna continentale) ha contribuito a riscrivere la storia recente della specialità in Italia. Il piemontese soffre a causa di una microfrattura all’astragalo del piede di stacco, la ragione dei problemi patiti in questa stagione. “Non ho avvertito fastidi per diverso tempo – racconta Fassinotti al telefono – ma poi abbiamo scelto di indagare, ed è emersa la radice di tutto”. A questo punto, Europei a parte, è di fatto una corsa contro il tempo per consentire all’azzurro la partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio: “Sto seguendo una terapia molto specifica, e certo non ho perso la speranza di prendere parte all'Olimpiade, il sogno di ogni atleta. Tra un paio di settimane verificheremo l’evoluzione della situazione, e in accordo con la mia società, l’Aeronautica Militare, e la Federazione, decideremo su come procedere”.