Coppa del Mondo, Cassandro terzo nello Skeet a Guadalajara
Arriva un altro risultato importante per il Tiro a Volo azzurro nella prima tappa di Coppa del Mondo di Guadalajara (Messico). É lo Skeet a regalare un terzo posto esaltante con Tammaro Cassandra che ha dato il meglio nei 75 piattelli nell’ultimo giorno, con una grande prova di carattere descritta da due 25/25 e da un 24/25, ha intercettato 74 bersagli che l’hanno proiettato in finale con 120 piattelli colpiti. Decisamente distanti dalla parte alta della classifica invece gli altri due azzurri del coach Andrea Benelli: rispettivamente con 113 e 112 Marco Sablone e Luigi Lodde hanno concluso oltre la ventesima posizione.
Non lo ha certo confessato alla vigilia di un secondo giorno di gara che si presentava delicatissimo, ma il Direttore tecnico della nazionale in questo exploit di Tammaro Cassandro confidava con convinzione. “Tammaro è un tiratore che in molte altre occasioni ha dimostrato di essere molto forte, - ha detto il Ct fiorentino - pertanto mi aspettavo una reazione energica. Sappiamo anche bene che i tiratori forti sanno fare grosse rimonte e questa impresa quasi impossibile che Tammaro ha reso invece possibile dimostra ancora una volta il grande valore di questo atleta".
Cassandro ha brillato nella finale contro avversari blasonati tra cui gli olimpionici Vincent Hancock e Mikola Milchev e poi l’australiano Paul Adams, il cileno Jorge Atalah e l’altro americano Frank Thompson. Un “no target” (la definizione che viene data ad un bersaglio che non parte o che parte con modalità e tempi non regolamentari) alla primissima coppia di piattelli della finale sembra subito congiurare per far smarrire a Tammaro la magica concentrazione conquistata, ma il capuano evita acuratamente la minaccia e infatti, dopo dieci piattelli di finale, è nel terzetto a punteggio pieno con sua maestà Vincent Hancock (due titoli olimpici e due titoli iridati) e con Paul Adams. Alla settima doppia Cassandro non aggancia il Pull, ma l’azzurro neutralizza subito il passaggio a vuoto riprendendo a macinare piattelli. A metà finale dominava incontrastato Vincent Hancock con il suo stellare 30/30, ma sia Tammaro Cassandro che l’australiano Adams tallonano l’americano a 29.
Alla ventiquattresima doppia il fenomeno statunitense si salva in corner: un “no target” dichiarato con un po’ di esitazione gli evita infatti lo “zero”. Ma l’errore è in agguato anche per Vincent Hancock. E infatti al turno successivo l’americano non intercetta il Mark in quarta pedana. Ai 50 bersagli Hancock, Adams e Cassandro sono dunque tutti a 49, ma è l’azzurro, che ha il dorsale numero 5 (da regolamento, a parità di punteggio, è il numero del dorsale che decreta l’eliminazione), a dover lasciare il palcoscenico messicano tra i meritati applausi della tribuna del Club Cinegetico Jalisciense. Da parte loro, Hancock e Adams proseguono misurandosi a suon di record. Sono in parità con 59/60 al termine dei “tempi regolamentari” e soltanto allo shoot-off il pluriolimpionico statunitense metterà il proprio sigillo sulla World Cup di Guadalajara superando l’avversario di Brisbane per 6 a 5.