In riferimento all’articolo apparso oggi sull’ESPRESSO, dal titolo “Inchiesta della Corte dei Conti – Dirigenti facili al CONI”, CONI Servizi S.p.A. precisa preliminarmente di non essere a conoscenza di inchieste aperte dalla Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio in materia di assunzioni per ruoli dirigenziali effettuate dalla Società.

Per quanto concerne le situazioni che - secondo l’articolo - sarebbero oggetto dell’inchiesta, la Società precisa di non aver proceduto ad alcuna assunzione di Dirigenti, non soltanto nel corso del 2011, ma anche negli anni precedenti, posto che l’ultima assunzione di un Dirigente effettuata dalla CONI Servizi SpA risale all’anno 2005, vale a dire al momento della definizione della struttura organizzativa della Società.

In termini più generali, come costantemente evidenziato a tutte le Autorità di controllo e vigilanza,  la Società si è sempre conformata - anche per quanto concerne la materia delle assunzioni del personale, dirigenziale e non - alle previsioni di legge ad essa applicabili ed in particolare al dettato della L. 122/2010, che - per quanto riguarda le Società il cui conto economico è consolidato all’interno del bilancio dello Stato - fissa i limiti quantitativi e di costo di eventuali nuove assunzioni.

Le affermazioni riportate dall’ESPRESSO non risultano in alcun modo comprensibili anche per quanto concerne gli aspetti riferibili alla mobilità del personale, dirigenziale ed impiegatizio, dalla Società alle Federazioni Sportive, che è espressamente disciplinata dalle norme dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro delle rispettive categorie.

CONI Servizi SPA ha dato quindi mandato ai propri legali di tutelare, in tutte le sedi competenti, l’immagine, la dignità e il decoro dell’Ente.

Roma, 13 luglio 2012