Buon compleanno CONI. Napolitano e Bach celebrano 100 anni di storia. Malagò: futuro Italia è a 5 cerchi
Tanti auguri, CONI. Un secolo di storia che vive in un abbraccio infinito. Lo sport fa festa, è il compleanno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Cento anni di emozioni da riassaporare in interminabili flash back di gloria, nello sguardo appassionato dei quasi 130 campioni olimpici e paralimpici che hanno onorato l'evento e nel cuore di chi ha risposto presente perché ha fatto dello sport uno stile di vita. E' un magico incantesimo che in mezz'ora rievoca successi e campioni, uomini e imprese indimenticabili. Il Presidente Giovanni Malagò fa gli onori di casa: la cerimonia alla Sala delle Armi, davanti ai massimi esponenti del Comitato Olimpico Internazionale, rappresentati da 18 membri e guidati dal Presidente Thomas Bach, è un'esaltazione dell'eccellenza sportiva italiana. Celebrata dalla massima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da sempre fiero portabandiera del movimento, affezionato e partecipe sostenitore dei successi più belli. "Sono qui perché nel CONI si riconoscono non solo i nostri atleti e campioni, quelli di tempi recenti e meno recenti per i quali è rimasta intatta la gratitudine, ma perché il CONI appartiene a tutti gli italiani e tutti gli italiani possono riconoscersi in questa istituzione della nazione e della Repubblica", dice con senso di orgoglio tra gli applausi dei presenti. "E' un periodo nel quale sto frequentando parecchi centenari, addirittura quello del bicentenario dell'Arma dei Carabinieri, nata addirittura prima dell'Unità d'Italia. Il CONI è nato prima della nostra Repubblica, prima che l'Italia conoscesse la prima guerra mondiale e prima di quel dopoguerra che sfociò in un regime autoritario, quando al CONI fu imposto un segretario dal partito unico. Siamo particolarmente vaccinati contro l'irruzione nello sport della retorica dei nazionalismi. Una cosa, però, è la retorica, altra è l'orgoglio nazionale verso quelle atlete e quegli atleti che concorrono con il Tricolore sul petto: bisogna guardarsi dalla strumentalizzazione politica di ogni partito ma dobbiamo sollecitare il massimo dell'attenzione della politica per il mondo dello sport, per le sue energie e le sue straordinarie sensazioni". L'investitura di Napolitano ha chiuso il cerchio di una giornata speciale.
Il pomeriggio era stato aperto dal discorso di Malagò, che aveva esaltato la centralità degli atleti, perché "loro sono l'oro", rafforzando il concetto attraverso la consegna ad Alberto Tomba e a Sara Simeoni del Premio Onesti 2014, come atleti simbolo di un secolo di storia, e ricordando l'importanza della dimensione internazionale del CONI. "Bach è un amico dell'Italia e del CONI, non per questo ci deve qualcosa ma ha rispetto e considerazione frutto di credibilità conquistata nel tempo. Il futuro dell'Italia si deve collegare ai 5 cerchi. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e la bandiera olimpica sono nati entrambi nel 1914. Prendo questa coincidenza come un segno del destino che la storia può riservarci se saremo in grado di fare squadra, insieme alla città, al Governo e a lei presidente della Repubblica, che rappresenta l'unità del Paese". Un concetto amplificato dal caloroso, applaudito discorso di Thomas Bach. "Insieme festeggiamo oggi 100 gloriosi anni di ospitalità, di passione, di eccellenza. E forse potremo ancora vedere qui a Roma un altro capitolo da scrivere nella storia Olimpica di questa formidabile organizzazione". Un riferimento all'eventuale candidatura dell'Italia per ospitare l'edizione dei Giochi Olimpici estivi del 2024. "Sono molto felice di essere qui sotto tutti i punti di vista, mi piace sempre essere in Italia ed incontrare gli amici del CONI. L'Italia è l'unico Paese dove sono stato due volte da quando sono stato eletto. Mi congratulo con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano per il Centenario e gli rendo i miei omaggi per lo sforzo che lo sport italiano ha fatto in questi 100 anni per tutto il movimento olimpico: La storia unica del CONI è un metro di paragone per il CIO e per tanti comitati olimpici nel mondo".
Tante prestigiose autorità hanno partecipato alla giornata di festa dello sport italiano: il Presidente del Senato, Pietro Grasso, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Graziano Delrio, il Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, il Ministro Maurizio Martina delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il Vice Presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, sei Sottosegretari, sette Ambasciatori e 61 rappresentanti dei Comitati Olimpici di tutto il mondo, oltre al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, e al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Il passaggio delle frecce tricolori dell'Aeronatica Militare ha conferito all'evento quel sano, orgoglioso senso di appartenenza che ha colorato i contorni della festa, salutato da un'ovazione sincera. Buon compleanno, CONI. Cento anni di storia da raccontare tutta d'un fiato.
Il discorso del Presidente del CONI Malagò
Il discorso del Presidente del CONI Malagò - English version
Il discorso del Presidente del CIO Bach