Azzurre seconde nella Final Six a un passo dal successo contro il Brasile
E’ mancato davvero poco alla nazionale italiana femminile guidata dal Ct Davide Mazzanti per entrare nella storia. Le azzurre escono comunque a testa alta dalla Final Six di Nanchino sconfitte in finale dal Brasile solo al tiebreak 2-3 ( 24-26; 25-17; 22-25; 25-22; 8-15).
Nella 25esima edizione del World Grand Prix 2017, le azzurre invece hanno eguagliato il proprio miglior risultato nella competizione internazionale: secondo posto anche nel 2004 e 2005.
Dopo una cavalcata fantastica, che in cinque settimane ha visto stravolgere ogni pronostico, le ragazze di Davide Mazzanti sono state fermate sul più bello dalla squadra sudamericana.
Il secondo segna il ritorno della nazionale tricolore sul podio di una grande manifestazione a distanza di sei anni: l’ultimo risaliva al 2011 con il primo posto nella World Cup.
Come nel 2004 a negare la gioia del trionfo è stata la “bestia nera” dell’Italia, ovvero il Brasile che non perde una sfida proprio dalla Coppa del Mondo 2011:
Nonostante l’amarezza per la sconfitta, l’Italia però ha molto di cui gioire perché oltre al prestigioso risultato, quello che ha impressionato maggiormente nell’arco del torneo è stata la crescita della squadra azzurra.
Dopo aver ottenuto una fondamentale qualificazione per il Mondiale 2018, in un mese Mazzanti e il suo staff hanno operato un lavoro profondo, grazie al quale la formazione tricolore è tornata nell’élite mondiale. Rispetto alle prime due gare della fase a gironi, Chirichella e compagne hanno saputo compiere un salto di livello spaventoso e dalla Pool di Macao si è iniziato a capire che l’Italia poteva puntare davvero in alto.
Nonostante le molte debuttanti l’Italia si è presentata alle Finali con un atteggiamento spavaldo e il successo contro gli Usa è stato l’ennesima conferma della crescita azzurra. Assorbito senza problemi il ko contro la Serbia, in semifinale le azzurre hanno compiuto un autentico capolavoro, ammutolendo le campionesse olimpiche cinesi.
La vittoria del Grand Prix è l’unico trofeo che, insieme alla medaglia olimpica, ancora manca nel lungo palmares azzurro.
Grazie all’Argento, sono saliti a sette i podi azzurri nel World Grand Prix: 2004 a Reggio Calabria, Italia (2°posto); 2005 a Sendai, Giappone (2°posto); 2006 a Reggio Calabria, Italia (3°posto); 2007 a Ningbo, Cina (3°posto); 2008 a Yokohama, Giappone (3°posto); 2010 a Ningbo, Cina (3°posto); 2017 a Nanchino, Cina (2°posto).
Il risultato, ottenuto con un gruppo molto giovane (età media di poco superiore ai 24 anni), è un segnale forte in vista del principale appuntamento della stagione: il Campionato Europeo che si svolgerà in Azerbaijan e Georgia dal 22 settembre al 1 ottobre.
Domani nella nottata italiana le azzurre partiranno alla volta di Roma e dopo alcuni giorni di riposo si ritroveranno il 19 agosto al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti per preparare la rassegna continentale.
Sul gradino più basso del podio è salita la Serbia che nella finale 3°-4° posto ha battuto la Cina 3-1 (25-22, 20-25, 25-23, 25-21).
ITALIA - BRASILE 2-3 (24-26, 25-17, 22-25, 25-22, 8-15)
ITALIA: Malinov 4, C. Bosetti 17, Folie 1, Egonu 29, L. Bosetti 6, Chirichella 14. Libero: Di Gennaro. Loda, Bonifacio 10. N.e: Sylla, Sorokaite, Orro, Danesi e Parrocchiale. All. Mazzanti
BRASILE: Adenizia 6, Roberta, Tandara 22, Natalia 22, Drussyla 4, Ana Beatriz 12. Libero: Suelen. Carol 2, Monique, Gabi (L), Macris, Amanda, Rosamaria 6, Mara. All. Zè Roberto
Arbitri: Liu (Chi) e Mokry (Slo).
Spettatori: 5000. Durata Set: 27’, 26’, 29’, 32’, 14’.
Italia: 5 a, 14 bs, 9 m, 31 et.
Brasile: 3 a, 8 bs, 15 m, 22 et.