Attività sportive a favore dei minori stranieri in Italia, fase attuativa del progetto FAMI in 17 Regioni
Lo sport come strumento di inclusione e di integrazione dei minori stranieri non accompagnati presenti sul nostro territorio. Ministero dell’Interno e CONI promuovono, attraverso un Protocollo d’Intesa, il progetto “Diffusione, pratica e implementazione di attività sportive a favore di minori stranieri ospiti del sistema di accoglienza nazionale”. Il Progetto – finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 e attuato dal CONI attraverso i propri Comitati Regionali e con il coordinamento della Direzione Territorio e Promozione - vuole essere, tramite lo sport, una pratica strutturata di integrazione nella nostra comunità dei giovani migranti di diverse nazionalità.
Oggi a Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”, si è tenuto un incontro di formazione nazionale per rinforzare la rete di relazione e di connessione tra i diversi attori del territorio coinvolti nel Progetto. Ai Presidenti dei Comitati Regionali del CONI e alla squadra degli Esperti Regionali selezionati per supervisionare l’attività dei ragazzi in campo, è stato presentato un programma di formazione trasversale sul mondo dei migranti, sulle fragilità, sulle politiche di accoglienza e sull’approccio all’insegnamento della pratica sportiva per i destinatari del Progetto. All'incontro hanno preso parte il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, l'AD di Sport e Salute, Alberto Miglietta, il Vice Prefetto della struttura di missione del Ministero dell'Interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione - per l'accoglienza minori stranieri non accompagnati, Paola Ulivi, il Rappresentante degli Atleti in Consiglio Nazionale CONI, Kelum Asanka Perera e la responsabile della Direzione Territorio e Promozione, Cecilia D'Angelo.
I minori stranieri, presenti nei Centri di accoglienza segnalati dal Ministero dell'lnterno e dal Servizio Centrale SPRAR, hanno la possibilità di svolgere l’attività sportiva presso le società del territorio aderenti al Progetto sotto la guida di tecnici qualificati, formati dal CONI. La fase pilota è stata avviata nel 2017 in quattro regioni (Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e Toscana) e ha visto la partecipazione di oltre 700 minori stranieri non accompagnati che hanno avuto la possibilità di praticare diverse attività sportive insieme ai loro coetanei italiani, per favorire la conoscenza diretta esaltando il valore della differenza. La fase pilota è stata caratterizzata anche dal coinvolgimento dei ragazzi in numerose iniziative che gli hanno permesso di vivere esperienze nuove e avvincenti, sia da spettatori che da partecipanti. Fra queste la sperimentazione di nuovi sport quali il parkour e l’arrampicata, la partecipazione al Gran Galà di atletica leggera e alla Settimana Europea dello Sport. La fase attuativa, iniziata a gennaio 2019, estende a livello nazionale il progetto con un coinvolgimento, ad oggi, di 17 regioni e di oltre 500 minori stranieri non accompagnati.