Al via domani i Mondiali di Budapest. Tuffi e Sincro inaugurano la rassegna magiara
Prende il via domani a Budapest la XVII edizione dei campionati del mondo di nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato, nuoto in acque libere, tuffi e tuffi dalle grandi altezze. E l’Italia è pronta al debutto nel sincro e nei tuffi (in calendario dal 14 al 22 luglio) che aprono domani 8alle 11) il programma dei Mondiali che si terranno in Ungheria fino al 30 luglio.
Nel sincro la prima a scendere in acqua al Varosliget Park sarà Linda Cerruti (riserva Manila Flamini) impegnata nei preliminari del solo con una coreografia di Gana Maximova realizzata sulla musica "E lucevan le stelle", tratta dalla Tosca di Giacomo Puccini. Nel pomeriggio, invece, la Cerruti sarà impegnata nel duo tecnico con Costanza Ferro (riserva Francesca Deidda) sulla musica "L'estate" di Antonio Vivaldi (coreografia Gana Maximova).
“Arriviamo al mondiale con tante novità e altrettante ambizioni. Ci presentiamo con sei nuovi esercizi e sei nuove ragazze in squadra rispetto al 2016 – spiega il dt della Nazionale di Nuoto sincronizzato, Patrizia Giallombardo -. Gli esercizi nuovi sono i doppi misti tecnico e libero, il doppio libero di Cerruti e Ferro, il singolo tecnico di Linda, la squadra free e il combo. Le new entry sono Galli, Musso, Di Camillo, Cavanna, Pezone e Sala, il 50% della squadra, tutte provenienti dalla Nazionale B. Ciò è stato possibile grazie al lavoro di uno staff collaudato e all’impegno delle ragazze che si sono fatte trovare pronte sostenendo gli stessi allenamenti della Nazionale A, pur essendo più giovani”. Ha le idee chiare Giallombardo e fissa i paletti. “Con la squadra vogliamo confermare il quinto posto olimpico, restare davanti a Spagna e Canada e avvicinarci all’Ucraina, soprattutto nell’esercizio tecnico. Con il singolo di Linda Cerruti puntiamo a scalare almeno una posizione rispetto al settimo posto di Kazan 2015 e nel doppio Cerruti-Ferro vogliamo avvicinarci a Spagna ed Ucraina. Nel doppio misto tecnico e libero con Minisini, Flamini e Perrupato gareggiamo per le medaglie e anche nell’esercizio libero combinato possiamo migliorare un po’ e arrivare in zona podio. Nel porci gli obiettivi siamo realistici – aggiunge – pur sognando di arrivare in zona medaglia. La concorrenza è tanta, le avversarie sono molte e tutte bravissime, ma anche noi siamo cresciute. Negli ultimi cinque anni direi tantissimo e rispetto a dieci anni fa completamente. Fino all’anno scoro miglioravamo prevalentemente nella tecnica e da quest’anno anche sotto l’aspetto coreografico. Oggi proponiamo esercizi con nuove storie e nuovi elementi. Il prossimo step sarà la mobilità articolare”.
La location destinata a nuoto e tuffi è, invece, il Cubo, il nuovo e modernissimo impianto del Duna Arena (foto FINA) con 5000 posti a sedere fissi e 8000 aggiuntivi. Mentre i tornei di pallanuoto maschile e femminile si disputano alla Alfred Hajos, la storica piscina dell'Isola Margherita, costruita nel 1930 e che dal 1975 porta il nome del nuotatore e architetto ungherese che la progettò.
I primi tuffatori azzurri ad esordire nella Duna Arena saranno Tommaso Rinaldi e Giovanni Tocci, impegnati nei preliminari del trampolino 1 m: altezza da cui si misureranno nel pomeriggio Elena Bertocchi e Chiara Pellacani.
“Abbiamo iniziato a lavorare per i mondiali subito dopo gli europei di specialità – spiega Oscar Bertone, tecnico responsabile della Nazionale assoluta –. Ho dato a tutti una settimana di riposo e poi siamo tornati in collegiale. Il Grand Prix di Bolzano, ultimo test premondiale, è stato un passaggio ed è servito da preparazione, sebbene in maniera differente. Gare all’aperto, alle quali i ragazzi non erano abituati e sensazioni diverse dall’ordinario ma utili, perché hanno acquisito esperienza, ottenuto buoni risultati e soprattutto buoni punteggi che, mi auguro, gli serviranno da stimolo per questi mondiali”. Mondiali in cui il tecnico azzurro esordirà nel suo nuovo incarico. “Ammetto che ho vissuto l'europeo con un mix di emozione, apprensione, orgoglio e timore. Ma è andato bene e ne sono soddisfatto – rileva -. Con la Nazionale giovanile ho avviato un percorso che negli anni ha portato risultati importanti e si è concluso con il raggiungimento di una squadra compatta e di un gruppo affiatato. Ho preso in mano la Nazionale maggiore con lo stesso spirito e gli stessi obiettivi e farò di tutto affinché si possano ripetere i risultati. Ho chiesto ai ragazzi e ai tecnici di lavorare tutti nell’interesse comune e agli europei di Kiev abbiamo anche ricevuto i primi complimenti, da Ucraina e Germania, per l’affiatamento dimostrato. Non fanno più parte del gruppo Tania Cagnotto e Francesca Dallapè e la nostra forza dovrà essere la squadra. I giovani che sono qui hanno grandi potenzialità e alcuni di loro già presentano tuffi con alti coefficienti, ma devono poter crescere nelle migliori condizioni e i meno giovani e più esperti devono affiancarli nel loro percorso. Tra i più propositivi al riguardo c’è Maicol Verzotto, che la squadra ha scelto come capitano e che si è messo a completa disposizione. Tra i più promettenti c’è Chiara Pellacani che, sebbene ancora a livello giovanile, mostra di avere il ‘killer look’ nei momenti decisivi”. Andare a medaglia in questi mondiali è difficile ma non impossibile. “Ci sono tanti atleti nuovi, tanti cambiamenti ed anche per noi è tutto da scoprire. A parte i cinesi che, come al solito, sono fortissimi. Il primo traguardo è il raggiungimento delle finali, poi abbiamo anche noi possibilità e ambizioni. Ma dobbiamo tuffarci al top per poter stare tra i primi cinque al mondo”.