Addio al ciclista Luigi Arienti, olimpionico a Roma 1960 e Collare d’Oro al merito sportivo
Ci lascia un grande ciclista. Lo sport italiano piange la scomparsa di Luigi Arienti, 87 anni, vincitore della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Roma 1960 nell’inseguimento a squadre su pista insieme a Mario Vallotto, Franco Testa e Marino Vigna.
Nato il 6 gennaio del 1937 a Desio, in provincia di Monza e della Brianza, si appassiona al ciclismo lavorando in un negozio di riparazione di biciclette. Grande fan di Gino Bartali, un giorno vede entrare Fausto Coppi e la sua vita cambia. Un giovane Arienti riceve in regalo la maglia da corsa di Coppi e nel 1954 inizia il percorso da inseguitore che lo porterà sul tetto del mondo.
Vince e convince da esordiente e da allievo. Nel 1958 da dilettante conquista 10 titoli, l’anno successivo 15 e nel 1960 all’Olimpiade in casa entra nella storia del tricolore prendendosi un oro memorabile con i tre suddetti compagni di squadra. Dopodiché il passaggio al professionismo, due partecipazioni ai Mondiali di mezzofondo e, nel 1972, la fine dell’attività agonistica.
Nel 2015 il CONI lo premia con il Collare d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano, a suggellare il suo prezioso contributo alla gloria dell’attività del Paese nel mondo.
Il Presidente del CONI Giovanni Malagò, interpretando i sentimenti dell'intero movimento sportivo, si unisce al cordoglio della famiglia e di tutto lo sport italiano. (agc)