Accordo con il Ministero della Difesa. Malagò: collaborazione vincente
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, hanno sottoscritto oggi - al Foro Italico - un accordo quadro e due protocolli d’intesa chiamati a rinnovare e a potenziare la collaborazione tra lo sport italiano e il Dicastero fino al 31 dicembre 2017. La firma è avvenuta alla presenza del Segretario Generale del CONI, Roberto Fabbricini, del Vice Segretario e Responsabile della Preparazione Olimpica, Carlo Mornati. Hanno partecipato anche l'olimpionico Carlo Molfetta (Taekwondo) dei Carabinieri, Elisa Santoni (Ginnastica ritmica) dell'Aeronautica, Tommaso Marconi (Tuffi) della Marina e Giuseppe Giordano (Tiro a Segno) dell'Esercito.
Il mondo sportivo era rappresentato anche dal Vice Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio (Presidente FICK), dall’Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta (Presidente del Badminton) e dai Presidenti federali Renato Di Rocco (Ciclismo) Alfio Giomi (Atletica), Gianfranco Ravà (Cronometristi), Enfried Obrist (Tiro a Segno), Francesco Purromuto (Pallamano) e Ugo Claudio Matteoli (Pesca Sportiva).
Il Presidente Malagò ha definito la firma del protocollo "un momento epocale del percorso che stiamo facendo insieme. Il mondo sportivo in Italia si fonda non solo su territorio, associazionismo, società sportive e volontarie, ma anche sul vertice dei gruppi sportivi militari. E' una formula che ci invidiano anche all'estero. Siamo molto contenti della collaborazione, si tratta di un dialogo incentrato sulla meritocrazia, che formalizza il percorso fatto fino a oggi e ci proietta nel futuro"
Il Ministro Pinotti, invitata ai Giochi di Rio 2016 da Malagò, ha ringraziato il CONI per l'accoglienza, esprimendo la soddisfazione della Difesa per la sottoscrizione dell'intesa. "L'incontro tra lo sport ed il mondo militare è naturale: in entrambi serve sacrificarsi per raggiungere gli obiettivi. Lo sforzo che chiedo al CONI e ai nostri atleti è quello di trasmettere agli italiani il messaggio che le forze armate sono al servizio del Paese e devono essere percepite come amiche, la divisa non deve incutere timore. In Italia purtroppo c'è che si chiede a che servono le forze armate, si invoca il taglio delle spese, c'è ancora un'enorme diffidenza sul mondo militare. Per noi è importante che si dica che le forze armate aiutano lo sport".
Attualmente, ha riferito il capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, "sono 530 gli atleti militari di alto livello. Abbiamo vinto tante medaglie alle Olimpiadi, ai Mondiali, ai campionati nazionali: sono i risultati tangibili di un grande lavoro. I nostri gruppi sportivi sono una delle eccellenze della Difesa".