CONI: Comunicato di replica all’Assocorridori del Ciclismo

palazzoh_interna_4c1ae9.jpgIl CONI, nella sua qualità di Organizzazione Nazionale Antidoping riconosciuta dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), in merito alla richiesta di valutazione di legittimità sul sistema di reperibilità inoltrata dall’Assocorridori del Ciclismo al Garante della Privacy - nei cui confronti il Comitato Olimpico Nazionale Italiano si dichiara a disposizione - precisa quanto segue: 1) Le Norme Sportive Antidoping sono applicate nei confronti di tutti gli atleti appartenenti alla RTP, gruppo registrato degli atleti da sottoporre a test (atleti di massimo livello). Nel periodo gennaio-aprile 2008, per esempio, sono stati effettuati controlli senza preavviso a 2720 calciatori e a 42 ciclisti. 2) Le norme sulla reperibilità applicate dal CONI sono quelle indicate dalla WADA e contenute nel Codice Mondiale Antidoping, negli Standard Internazionali e nei modelli di migliore pratica. Tali disposizioni sono state confermate, recentemente, nel Congresso WADA con le Organizzazioni Nazionali Antidoping a Losanna, ad aprile, e nel Consiglio d’Europa a Strasburgo, all’inizio di maggio. 3) Il CONI ha sempre applicato queste disposizioni con buon senso, equilibrio e con l’intenzione di non invadere la sfera personale degli atleti oltre il necessario. Nello specifico sono stati disposti controlli a orari particolari solo su richiesta dell’Autorità Giudiziaria. 4) Dal 1° gennaio 2009 entrerà in vigore il Nuovo Codice Mondiale Antidoping, con relativo adeguamento degli Standard Internazionali anche per quanto riguarda la reperibilità: da tale data si applicherà anche in Italia il sistema ADAMS (Antidoping Administrative & Management System) che sarà reso compatibile con le norme italiane ed europee che regolano i diritti della privacy su richiesta del CONI. Roma, 19 maggio 2008