Coppa del Mondo: fiorettiste dominanti a Belgrado, sul podio anche i fiorettisti a Tokyo e gli spadisti a Vancouver

SCHERMA
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La Nazionale di fioretto femminile inizia la Coppa del Mondo così come aveva chiuso la scorsa stagione: Alice Volpi, Francesca Palumbo, Martina Favaretto ed Erica Cipressa salgono sul gradino più alto del podio a Belgrado dimostrando di essere anche quest’anno la squadra da battere. 

Le ragazze del ct Stefano Cerioni, prime nel ranking mondiale nonché campionesse europee e mondiali in carica, hanno dominato le avversarie anche senza la capitana Arianna Errigo, indisponibile in questo primo appuntamento del circuito. La prova delle azzurre è iniziata sul velluto nel tabellone dei 16 con il successo 45-14 contro Hong Kong, seguito poi dalla vittoria contro la Spagna con il punteggio di 45-33. In semifinale il quartetto italiano ha battuto la Francia 45-41 e, in finale, gli Stati Uniti con un perentorio 45-22.

Qualche ora prima a Tokyo la Nazionale maschile di fioretto ha chiuso al terzo posto la prova a squadre. Il quartetto campione mondiale in carica composto da Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Guillaume Bianchi e Tommaso Marini si è preso la piazza di bronzo battendo 45-38 la Francia. Per il team azzurro, dopo il secondo posto al debutto un mese fa a Bonn, una terza posizione che sa di conferma ai massimi livelli ed alimenta fiducia e consapevolezza nel percorso che condurrà agli appuntamenti clou della stagione internazionale.

L’Italia, numero 1 del ranking e ammessa di diritto al tabellone da 16, ha cominciato la sua giornata superando 45-34 la formazione di Singapore. Ancor più largo il successo nei quarti di finale contro l’Ungheria: un netto 45-26 che è valso il pass per le semifinali. A quel punto, contro il Giappone padrone di casa, gli azzurri hanno accusato un passaggio vuoto, soffrendo fin dal principio dell’assalto e non riuscendo più, dopo l’allungo nipponico nella parte centrale del match, a rientrare in gioco. La sconfitta per 45-30 ha così dirottato la Nazionale alla sfida per il bronzo contro la Francia. E l’assalto contro i transalpini ha visto in pedana una formazione italiana molto determinata: obiettivo raggiunto con il risultato di 45-38.

Bene anche l'Italia di spada maschile che ha chiuso con uno splendido secondo posto la prova di Coppa del Mondo di Vancouver. Sulle pedane canadesi il quartetto azzurro composto da Andrea Santarelli, Davide Di Veroli, Gabriele Cimini e Valerio Cuomo si è arreso soltanto in finale alla Francia campione del mondo, nell’ennesimo atto di una sfida infinita in cui i transalpini Borel, Cannone, Fava e Bardenet si sono imposti con il punteggio di 45-34, raggiungendo così il gradino più alto del podio.

Strepitosa era stata però in precedenza la cavalcata dell’Italia del ct Dario Chiadò. Ammessa direttamente al tabellone da 16 in quanto testa di serie numero 3 della gara, la squadra campione d’Europa e argento mondiale in carica (rispetto alla scorsa estate l’unica novità di formazione è Valerio Cuomo al posto di Federico Vismara, comunque presente con i compagni, un passo dietro la panchina) ha prima superato per 45-34 la Spagna, poi con una prova di forza nei quarti di finale ha battuto 45-30 la Svizzera, messa subito sotto dalla partenza sprint di Cimini e Di Veroli, quindi staccata definitivamente da un break a metà assalto di Santarelli. In semifinale gli azzurri hanno saputo soffrire e lottare fino all’ultimo respiro contro Israele, imponendosi per una sola stoccata, 35-34. Un match di gran cuore, nel quale l’Italia era “scappata” anche a +10, prima che Beskin & co. rimontassero, ristabilendo l’equilibrio, ma alla fine è stato Davide Di Veroli, ultimo frazionista, a esser sommerso dagli abbracci dei suoi compagni. Si è arrivati così alla finale contro la Francia: sconfitta che di certo non macchia la prova sontuosa degli spadisti azzurri, al primo podio della stagione dopo il buon quarto posto dell’esordio in Coppa del Mondo un mese fa a Berna.

 

(Foto Federscherma)