12/11/2004
SPORT PER TUTTI / 10° CONGRESSO MONDIALE: LA PRIMA GIORNATA
(agc) - Si sono aperti questa mattina i lavori del 10° Congresso Mondiale Sport per Tutti. Molti i personaggi del mondo politico e sportivo intervenuti all’inaugurazione ufficiale presso lo Stadio dei Marmi: l’On. Publio Fiori, il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, il Sottosegretario al Ministero della Salute, On. Cesare Cursi (autore di un intervento introduttivo alla Sessione Aggiuntiva ‘Sport per Tutti e Salute’), il Presidente del CONI, Gianni Petrucci, il Direttore generale UNICEF, Carol Bellamy, il Vicepresidente AGFIS, Tamas Ajam, il ‘signore degli anelli’ Yuri Chechi, l’Olimpionica e Membro CIO Manuela di Centa, l’ex pilota di F1 Alex Zanardi, Alberto Tomba e Ottavio Missoni. Il Vice Presidente della Camera dei Deputati, Publio Fiori, intervenendo in apertura dei lavori, dopo aver sottolineato il progressivo aumento della pratica sportiva ha rilevato: “Questo è soprattutto un riconoscimento al lavoro svolto da tutti coloro che sono impegnati nelle organizzazioni sportive di base, negli organismi di promozione e nel Coni; penso che questo corrisponda, agli auspici di tutto coloro che partecipano a questo congresso.” 'Secondo il vicepresidente della Camera però “lo sport corre oggi un rischio serio. Quello cioè di smarrire la sua identità, i suoi valori e la sua etica per effetto del prevalere della dimensione spettacolare, su quella propriamente sportiva; rischio tanto più grave in quanto la percezione dello spettacolo sportivo si incanala su mezzi, in primo luogo la televisione, alternativi rispetto alla fruizione sul campo e potenzialmente distorsivi degli equilibri anche finanziari sui quali il mondo dello sport si regge. Il principio fondamentale alla base dell'attività sportiva deve tornare ad essere la crescita della persona e la sua educazione.”
La presentazione del francobollo celebrativo del decennale del Congresso è stata l’occasione per il Ministro Gasparri di fornire il punto di vista del Governo sullo Sport: “Le autorità di Governo hanno il dovere di garantire l’accesso alla pratica sportiva sotto tutte le forme. Riteniamo che lo sport sia una componente essenziale per il benessere di tutti i popoli del pianeta. Bisogna recuperare i valori dello sport, anche per combattere fenomeni di emarginazione.”
Prima di dare il via alle relazioni dei congressisti, il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci ha parlato del “fil rouge” che unisce le varie edizioni del Congresso Mondiale dello Sport per Tutti: “Siamo qui per riprendere e continuare il lavoro svolto nell’ultimo congresso. Lo sport deve essere all’altezza del mondo che cambia e in questi giorni confronteremo l’esperienza dei vari Paesi.”
Alcune ore dopo, il Presidente Petrucci, in compagnia del Direttore generale UNICEF Carol Bellamy, ha assistito all’interno dello Stadio Olimpico ad una manifestazione sportiva, non agonistica, alla quale hanno dato vita mille bambini provenienti da tutte le scuole di Roma. I giovani studenti capitolini hanno potuto praticare diversi sport: pallacanestro, pattinaggio a rotelle, pallavolo, calcetto e una simpatica e curiosa forma di “calcio balilla” animata. “Abbiamo a cuore lo sport di vertice - ha spiegato il Presidente Petrucci al giovanissimo pubblico dell’Olimpico - ma non scordiamo l’attività delle altre discipline. Oggi non siete andati a scuola ma anche lo sport è cultura. Non dimenticatelo.” Carol Bellamy, Direttore generale UNICEF, ha fatto i migliori auguri ai bambini presenti nell’impianto romano, ricordando sinteticamente che “Non c’è migliore ricetta per un mondo migliore che avere sport e bambini insieme.”
Gli argomenti del 12 novembre
Molti gli interventi della prima giornata, tra i quali quello di Nerio Alessandrini, Presidente Technogym e di Candido Cannavò.
L’argomento più discusso ha riguardato la diffusione dello sport nei Paesi in via di sviluppo, i cui temi più interessanti sono stati: le difficoltà dei giovani africani a praticare sport e le motivazioni che li spingono a farlo; la possibilità di educare i giovani attraverso la pratica sportiva a combattere l’AIDS; l’Iraq e i diritti dei minori.
Su questo argomento sono intervenuti Ahmed Al Samarrai, Presidente CNO Iraq, e Carol Bellamy, Direttore generale UNICEF.
Al Samarrai ha ricordato che nonostante la recente e sanguinosa storia dell’Iraq, il suo Paese ha saputo riaffacciarsi più che dignitosamente sullo sport Mondiale. “I cambiamenti in corso nel nostro Paese ci permetteranno di riabbracciare il consesso internazionale. Nonostante la durezza della quotidianità e la distruzione dei nostri centri sportivi siamo riusciti a tradurre il sogno di Atene e dei Giochi Panarabi di Algeri in realtà. Il nostro sport deve crescere al di là dell’agonismo e deve unire tutti gli iracheni, superando le barriere politiche e religiose.”
I dati di Al Samarrai sul grandissimo numero di giovani iracheni sotto i 25 anni impegnati in pratiche sportive è stato l’assist per l’intervento successivo di Carol Bellamy. “L’Articolo 31 della Convenzione sui diritti del bambino- ha spiegato il Direttore generale UNICEF.- riconosce e ribadisce il diritto al gioco dei minori. Una combinazione di sport e di educazione può aiutare i giovani ad allontanarsi da piaghe come l’HIV. Il Mondo sa che lo sport è un linguaggio internazionale e che la gioventù può essere l’agente di cambiamenti importanti.”