27/07/2004
Carissimi atleti azzurri,
è la seconda volta che nel corso del mio mandato di Presidente della Repubblica Italiana ho l'onore di consegnare alla squadra olimpica il tricolore che porterete alle Olimpiadi di Atene.
Sono felice di consegnarlo a un alfiere che, nella sua carriera, ha dato un esempio straordinario di potenza, di eleganza, ma ancor più di forza d'animo nel superare le avversità. Campioni come Jury Chechi rappresentano il meglio dello sport che sa essere insieme disciplina di vita, educazione morale.
A Sidney, questo tricolore - insieme all'Inno di Mameli - portò fortuna alla squadra azzurra, che tornò con 35 medaglie conquistate in tutti i settori. Siampo stati alla pari con le altre maggiori nazioni europee, Germania, Francia, Gran Bretagna.
Credo che siano stati i nuotatori, quattro anni fa, ad adottare come simbolo proprio il primo tricolore italiano, quello di Reggio Emilia del 1797, a bande verdi-bianche-rosse orizzontali con un decoro repubblicano nel centro. Vedere quel primo tricolore di due secoli fa sul podio che univa in un abbraccio i nostri nuotatori, mi ha fatto riflettere che, con quel gesto, essi ci dicevano che il nostro Risorgimento, in realtà, è un progetto non solo ancora valido, ma in atto. Che cosa è stato il Risorgimento, se non l'idea che il progresso morale, materiale, la rinascita della dignità del nostro popolo poteva avvenire solo ed esclusivamente costruendo l'unità, l'unità che ci dà la forza, che ci rende fratelli, che trasforma un'identità culturale in una comunità? Ce ne rendiamo conto quando vediamo sventolare un tricolore: quell'emozione che ci prende è il senso di appartenenza alla Nazione, una e indivisibile. E so che questo è il sentimento di tutti gli italiani.
Riportate in Patria il nostro tricolore con tante medaglie! Sarò qui ad attendervi e a premiarvi anch'io, in nome della Repubblica, che è la nostra casa comune, costruita della solida pietra dei valori, della memoria, dei sacrifici dei nostri padri.
L'occasione di oggi suscita anche altre riflessioni.
Lo sport ha in sé una grande responsabilità verso la società italiana, soprattutto verso i giovani; essi guardano a voi con ammirazione: le vostre prestazioni appassionano, attirano, spingono all'impegno, al coraggio, al successo.
Negli ultimi anni, sono cresciuti sport, nobili e difficili, nei quali, in passato, stentavamo ad affermarci. Abbiamo raccolto successi, forse inattesi dal grande pubblico, ma in realtà preparati in anni di duro lavoro e di buona organizzazione.
Essi sono il frutto dell'impegno di tante famiglie, di numerose associazioni e società che, spesso con poche risorse, senza sponsorizzazioni, senza diritti televisivi, continuano ad attirare i giovani, a educarli a una vita sana, al rispetto delle regole, alla disciplina del corpo e dello spirito. Uno sport fondato su questi valori merita non solo rispetto, ma il sostegno dallo Stato, dagli enti locali, perchè migliora la nostra società.
Tutto lo sport, anche e ancor più lo sport ricco di sponsor e di flussi pubblicitari, ha il dovere di guardare agli effetti che i propri comportamenti provocano tra i cittadini. Tutti devono ricordarsi di questa responsabilità verso gli Italiani, nei quali altrimenti si rischia di generare sconcerto e distacco. Vicende recenti del calcio italiano manifestano l'urgenza di una sua rigenerazione morale, economica e organizzativa. Non so se i provvedimenti più recenti siano tecnicamente i più appropriati.
Ma non c'è dubbio che il calcio italiano deve tornare ad investire nei giovani, nei vivai, a dare occasioni a ragazzi di talento nati sui "campetti" della nostra provincia.
E' nei vivai giovanili che tuttora troviamo esempi che danno speranza anche in questo sport così amato e così pieno di problemi. Non si può finanziare tutto a costi crescenti, senza una prospettiva economica di lungo periodo che coinvolga le comunità nelle quali e per le quali si pratica lo sport. Altrimenti, i danari dei diritti televisivi rischiano di essere una droga che uccide il calcio italiano.
Questa rigenerazione è possibile. Lo dimostra il successo della Nazionale under 21 agli Europei. Ai ragazzi di Gentile auguro di andare fortissimo ad Atene. Siamo con voi.
Le Olimpiadi sono la gara più importante: esaltano le virtù, spirituali e fisiche, dell'uomo; rappresentano un momento di comprensione e di affratellamento tra i popoli; non è un caso, infatti, che nell'antichità fossero precedute e seguite da una tregua militare; esse esprimono il sogno di un mondo che supera l'aggressività, creando un modello di competizione sana; generano gioia, allegria, bellezza, rispetto reciproco. Sono gli ideali ai quali crediamo e che ci spingono a gridare insieme, ogni giorno.
Viva l'Italia.SCHERMA / RADUNI PREOLIMPICI A SIRMIONE, TIRRENIA E MONTEPULCIANO
In attesa del 14 agosto, quando con il torneo di sciabola individuale maschile inizieranno ad Atene le gare di scherma dei Giochi Olimpici 2004, le tre armi rifiniscono la preparazione nei rispettivi ritiri collegiali. La spada riprenderà il 28 luglio a Sirmione, in coincidenza con il Trofeo Aquaria, il fioretto tornerà in sala domani a Tirrenia mentre la sciabola si trasferirà a Montepulciano da martedì 31 luglio.
SPADA A SIRMIONE – Il collegiale di spada, che si concluderà il 7 agosto, sarà aperto domani sera 28 luglio da una spettacolare esibizione all’aperto nel centro di Sirmione. Infatti le Terme di Sirmione e la Federscherma presenteranno in Piazza Carducci alle ore 21 una inedita sfida di spada tra due formazioni miste composte da uomini e donne. La squadra capitanata dal CT Carlo Carnevali sarà composta da Alfredo Rota (campione olimpico a squadre in carica e detentore della Coppa del mondo 2004 di specialità), Matteo Tagliariol, Bianca Del Carretto e Sara Cristina Cometti. La squadra capitanata dal CT Giovanni Muzio conterà su Cristiana Cascioli (medaglia di bronzo agli ultimi mondiali), Paolo Milanoli (ex campione del Mondo), Francesca Quondamcarlo e Giacomo Falcini che sostituirà Francesco Martinelli da alcuni giorni febbricitante.Nel ritiro di Sirmione sono convocati anche Davide Schaier, Alice Ansaldo, Francesca Boscarelli ed Elena Rainero. Come è noto Alfredo Rota e Cristiana Cascioli prenderanno parte ai tornei olimpici di Atene. Ad Atene sarà presente anche Alessandro Bossalini in qualità di sparring partner.
FIORETTO A TIRRENIA – Agli ordini del CT Andrea Magro domani 28 riprenderà il collegiale del fioretto maschile e femminile (fino al 7 agosto) presso il Centro CONI di Tirrenia. In campo maschile saranno presenti gli “azzurri olimpici” Salvatore Sanzo, Andrea Cassarà, Simone Vanni e Matteo Zennaro insieme con Andrea Baldini, Marco Ramacci, Simone Vannini e Ennio Piazza confermato in sostituzione di Giuseppe Alongi che non forza ancora i ritmi dopo l’infortunio agli Europei. Tra le donne le “azzurre olimpiche” Valentina Vezzali, Giovanna Trillini e Margherita Granbassi insieme con Elisa Di Francisca, Claudia Pigliapoco, Valentina Cipriani, Ilaria Salvatori e Arianna Errigo che ha preso il posto di Benedetta Durando che sta curando una non grave infiammazione a una gamba.
SCIABOLA A MONTEPULCIANO - Dal 31 luglio all’8 agosto la sciabola azzurra – agli ordini del CT Christian Bauer - si ritroverà a Montepulciano (Siena) per l’ultima fase della lunga preparazione finalizzata all’appuntamento di Atene cui parteciperanno Gigi Tarantino, Aldo Montano, Giampiero Pastore, Tonhi Terenzi e Gioia Marzocca. Ma in Grecia ci sarà anche Alessandra Lucchino come sparring partner della Marzocca. nell’impianto di Sant’Albino A Montepulciano gli azzurri si ritroveranno in buona compagnia insieme con le squadre olimpiche di Stati Uniti (con le due famose sorelle Jacobson), Gran Bretagna, Ucraina, Tailandia e Spagna. Il CT Bauer ha convocato a Montepulciano anche Marco Tricarico, Diego Occhiuzzi, Andrea Aquili, Fabrizio Verrone, Ilaria Bianco e Francesca Buccione. Il 7 agosto ci sarà un incontro della squadra azzurra con i giornalisti.
ATENE 2004 / PETRUCCI RINGRAZIA CIAMPI PER LA PRESENZA AI GIOCHI
Il Presidente del CONI Giovanni Petrucci – in visita in Grecia, invitato dalla federazione ellenica di basket ad assistere al Torneo dell’Acropolis - è stato raggiunto telefonicamente dal Quirinale che gli ha comunicato ufficialmente la notizia della presenza del Presidente della Repubblica Ciampi alla Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Atene 2004.
“E’ stata per me una grande e bella sorpresa – ha dichiarato Petrucci – ma soprattutto sarà un grande onore per tutta la squadra azzurra. E’ la prima volta che un nostro Capo dello Stato va all’estero per l’inaugurazione di una edizione dei Giochi ed è questo un segnale forte di attenzione e di fiducia di cui il mondo sportivo italiano è infinitamente grato al Presidente Ciampi. Mi è stato anticipato che probabilmente il Presidente resterà ad Atene anche per assistere a gare del primo giorno e questa sarebbe una ulteriore prova della sua passione di specialissimo tifoso, capace - come oramai abbiamo imparato - di ricordare campioni e storie del passato con grande e lucida memoria, ma anche di interpretare il presente ed il futuro del fenomeno sport con assoluta competenza”.