Pechino diventa poliglotta
"Pechino parla le lingue straniere" è il progetto presentato oggi dal Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Pechino 2008 (Bocog) per facilitare la comunicazione tra gli abitanti della Capitale cinese e il gran numero di stranieri che saranno presenti prima e durante i Giochi Olimpici. Il programma, già avviato negli anni precedenti, è ora giunto all’ultima fase. “Oggi sono quasi cinque milioni i pechinesi che parlano una lingua straniera”, ha dichiarato in una conferenza stampa il vice direttore del Bocog Liu Yang, che ha ammesso però la mancanza di “una conoscenza perfetta” della lingua nella maggioranza dei casi. L’inglese è la lingua internazionale che viene promossa con maggior vigore. Ma c’è da registrare un considerevole aumento di interesse dei pechinesi, negli ultimi quattro anni in cui è stato applicato il programma, per lo spagnolo, il francese, il russo e l’italiano. Liu ha ricordato poi il programma speciale dedicato ai tassisti: un esame di inglese di livello elementare è entrato a far parte della procedura annuale per la conferma della licenza. Altra priorità del programma riguarda la correzione degli errori nelle traduzioni dei cartelli stradali, per i quali esperti cinesi e stranieri hanno definito una serie di procedure standard, che dovranno essere seguite da tutti gli uffici della municipalità. I ristoranti, dal canto loro, adegueranno i loro menu traducendoli in inglese: Quando sarà possibile oltre il nome delle pietanze saranno tradotti anche i singoli ingredienti e saranno abbinate sul menu le foto delle varie portate. Il Bocog, ha aggiunto Liu, sta considerando la possibilità di creare una linea telefonica speciale alla quale i turisti durante i Giochi potranno rivolgersi per avere traduzioni simultanee.