Il CIO annuncia battaglia contro le scommesse illegali
Il CIO ha annunciato battaglia alle gare truccate per scommesse illegali. E' pronto a riunire le federazioni internazionali per parlarne e cercherà di ottenere informazioni sulle puntate sospette. "Le agenzie di scommesse che siano in buona fede - ha detto dopo la riunione dell'Esecutivo il presidente del CIO, Jacques Rogge- possono darci informazioni e avvisi preventivi su puntate anomale". Inoltre nel 2008 ci sarà un seminario sull'argomento con le federazioni internazionali. "E' qualcosa di cui ci dobbiamo occupare- ha continuato Rogge-. Lo scopo è che il Cio abbia una linea unica insieme alle federazioni internazionali e ai comitati olimpici nazionali. E' come quello che abbiamo fatto con il doping. Le gare truccate sono qualcosa contro la quale dobbiamo combattere tutti insieme, come il doping". L'Esecutivo ha ascoltato come esperto l'ex poliziotto inglese Richard Condon, già a capo della sicurezza dell'International cricket council. Condon ha fatto riferimento a Pechino 2008: "Credo che il Cio abbia messo in chiaro che tutti i partecipanti ai Giochi non potranno scommettere". "Per quanto riguarda le scommesse, però, ha aggiunto- non credo che le Olimpiadi siano ad alto rischio. I Giochi sono il culmine della carriera di tanti e i malintenzionati hanno molte altre gare sulle quali scommettere". Le federazioni internazionali del calcio, del tennis e del cricket hanno già firmato un accordo con l'operatore di scommesse online Betfair perché siano loro segnalate le puntate anomale e la Fifa si è anche affidata a una società specializzata che vigilerà sui Mondiali di Sudafrica 2010 fin dalle qualificazioni.