CICLISMO: Rivive l’impresa di Pavesi, l’olimpionico italiano più anziano
Settantasei anni fa Attilio Pavesi scrisse il suo nome nell’albo d’oro del ciclismo olimpico. Il 4 agosto 1932 a Los Angeles il ragazzo di Caorso riuscì nella memorabile impresa di vincere due medaglie d'oro nei Giochi Olimpici, nella 100 km a cronometro in linea e nella prova a squadre. E’ stato il primo italiano a vincere nel ciclismo su strada ai Giochi Olimpici. La sua impresa è rimasta leggendaria soprattutto se rapportata ai nostri tempi. Partito per l’America in nave da Napoli qualche settimana prima, come riserva al seguito Pavesi, una volta sbarcato a New York, riuscì a conquistare il posto da titolare. In gara poi non deluse le attese. Corse fortissimo raggiungendo il favorito, il danese Hansen, campione del mondo in carica partito appena prima di lui. La gara in linea su strada allora si correva su 100 km a cronometro e alla prova individuale si aggiungeva quella a squadre calcolata sui 3 migliori tempi. L'Italia vinse con Pavesi (1°), Segato (2°), Olmo(4°) e così le medaglie di Attilio furono due. Ottimo nuotatore nel torrente Chiavenna (autore di parecchi salvataggi) Pavesi aveva scoperto il ciclismo facendo il garzone nell'azienda di biciclette del suo paese. A Los Angeles conobbe la più celebre attrice di Hollywood, la ventiduenne Anita Page e tra i due nacque una storia intensa, mai dimenticata. Oggi all’età di 98 anni Pavesi, il più anziano campione olimpico in vita, vedrà le Olimpiadi dalla provincia di Buenos Aires, dove risiede dal 1937. In Italia un Velodromo porta il suo nome. E’ stato inaugurato a Fiorenzuola d'Arda in questo anno olimpico e al suo interno una sala museo racchiude i suoi ricordi, le foto e i cimeli. La pista di Fiorenzuola ha visto Pavesi gareggiare nella gara di inaugurazione nel 1929 (vinse Girardengo) e nello stesso velodromo fu fatto sfilare per il pubblico della sua terra non appena rientrato dagli Stati Uniti nel 1932. L’impresa di Pavesi sarà ricordata questa sera a Casa Italia a Pechino.