PUGILATO: Dopo Londra sul ring senza protezioni, addio al caschetto
Le Olimpiadi di Londra 20102 molto probabilmente saranno le ultime con i caschetto nel pugilato, dall'edizione successiva sul ring si combatterà senza protezioni, così come fanno i professionisti. Lo ha annunciato parlando alla convention "Sportaccord" a Londra il presidente dell'International amateur boxing association (Aiba), Wu Ching-Kuo, che ha inoltre confermato che ai prossimi Giochi nel pugilato ci sarà un nuovo sistema di calcolo dei punteggi che impedirà che i match possano essere manipolati.
L'apertura allo stile professionistico è stato testato con le nuove World Series. ''I materiali dei guantoni si è sviluppato moltissimo - ha spiegato -. Il materiale di oggi assorbe gran parte del colpo. I pugili sono felici, senza i caschi si sentono piu' a loro agio''. Le uniche obiezioni sono di natura medica: una commissione presenterà un dossier al CIO nel 2013 sulla base dell'esperienza di World Series. "Io credo che se si chiede alla gente del pugilato a nessuno piacciono i caschi - ha detto Wu - Come presidente dell'Aiba voglio andare passo dopo passo. Si vedrà che la salute dei pugili non sarà un problema". Viceversa difficilmente si potrà combattere a petto nudo. "Bisogna mantenere le maglie per la scritta della nazione".
A Londra 2012 entrerà nel programma olimpico anche la boxe femminile. Per ora Cuba, paese di grandi tradizioni in questo sport, si è rifiutato di mandare una propria squadra. Ma il presidente dell'Aiba ha detto che il Paese caraibico potrebbe presto cambiare idea, magari per i Giochi di Rio del 2016. "Se non sei al passo con i tempi gli altri ne approfittano - ha concluso Wu - Anche per Cuba le medaglie sono un obiettivo importante. E poi televisivamente la boxe femminile ha molto seguito''.