Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso presentato da Andrea Bonavia (Arbitro Benemerito associato all'AIA, all'epoca dei fatti Presidente della Sezione AIA di Portogruaro) contro l'Associazione Italiana Arbitri (AIA), nonché contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), per l'annullamento della delibera della Commissione di Disciplina d'Appello dell'AIA n. 20 del 26 gennaio 2021, con la quale è stato rigettato il ricorso proposto dall’odierno ricorrente avverso la decisione resa dalla Commissione di Disciplina Nazionale dell'AIA n. 33 del 5 novembre 2020 - con cui è stata irrogata, in capo a Bonavia, la sanzione della sospensione dal 5 novembre 2020 al 4 settembre 2021, per la violazione degli artt. 23, comma 3, lett. l), e 40, comma 1 e comma 3, lett. a), b) e c), del Regolamento dell'AIA, nonché dell'art. 6.1 del Codice Etico (per avere omesso di denunciare le gravi condotte poste in essere da altro associato nonché per una serie di condotte negligenti ascritte a suo carico) - e, per l'effetto, è stata confermata la decisione assunta in primo grado.

Il ricorrente, Bonavia, chiede al Collegio di Garanzia di accogliere l’appello, dichiarando legittime le sue condotte, in quanto non costituenti fatto illecito ovvero non previste come punibili da Norme Regolamentari e, per l’effetto, di procedere all’annullamento della decisione impugnata, oltre che di quella di primo grado. 

In subordine, nella denegata ipotesi di ritenuta sussistenza di condotte tali da essere sussunte in violazioni di Norme AIA, di annullare l’abnorme provvedimento irrogato nei suoi confronti e di rimettere la causa al Giudice d’Appello, in altra composizione, affinché decida avuto riguardo all’applicazione di precisi criteri ermeneutici nell’esame degli elementi di prova e nel rispetto del principio di legalità ed in subordine quello di congruità e proporzionalità della sanzione disciplinare