ANTIDOPING: Sei sentenze della seconda sezione TNA, cinque inibiti, Bresciani prosciolto
La seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, presieduta dalProf. Avv. Luigi Fumagalli, ha emesso sei dispositivi. Queste in sintesi le sentenze:
Il TNA nei procedimenti disciplinari riuniti a carico del Dott. Renzo Destro e del sig. Alfredo Pavone, dopo aver respinto in quanto infondata l’eccezione preliminare di difetto di giurisdizione, ha condannato il Dott. Renzo Destro, ai sensi degli artt. 2.8 e 10.3.2 del Codice WADA e 6 delle N.S.A., infliggendogli l’inibizione per 4 anni con decorrenza dal 23 settembre 2013 e scadenza al 22 settembre 2017 ed ha squalificato il sig. Alfredo Pavone, ai sensi degli artt. 2.2, 2.6 e 10.2 del Codice WADA, per 2 anni, con decorrenza dal 23 settembre 2013 e scadenza al 22 settembre 2015. Entrambi sono stati inoltre condannati al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in EURO 200,00 ciascuno.
Il sig. Volodymyr Bileka, affermata la responsabilità in violazione dell’art. 3.2 delle N.S.A., è stato inibito per 6 bmesi, con decorrenza dal 23/9/2013 e scadenza al 22/03/2014, e condannato al pagamento delle spese del procedimento, quantificate forfettariamente in EURO 100,00.
Il sig. Roberto Chisté è stato sanzionato con l’inibizione per 20 anni, con decorrenza dal 23/9/2013 e scadenza al 22/9/2033, per la responsabilità in ordine all’addebito ascrittogli, inoltre dovrà pagare le spese del procedimento, quantificate forfettariamente in EURO 100,00.
Il sig. Giuliano Ciappi, in ordine agli addebiti ascrittigli, è stato sanzionato con la inibizione per 16 anni, con decorrenza dal 23/9/2013 e scadenza al 22/9/2029, oltre al pagamento delle spese del procedimento, quantificate forfettariamente in EURO 100,00.
Il sig. Cristian La Teana, in ordine agli addebiti ascrittigli, è stato sanzionato con la inibizione per 2 anni, con decorrenza dal 23/9/2013 e scadenza al 22/9/2015, oltre al pagamento delle spese del procedimento, quantificate forfettariamente in EURO 100,00.
Il Tribunale Nazionale Antidoping, infine, ha prosciolto il sig. Manuel Bresciani ritenuto non raggiunto il grado di prova richiesto dall’art. 3.1 del Codice WADA.