ANTIDOPING: Quattro deferimenti della Procura
L’Ufficio di Procura Antidoping ha disposto i seguenti provvedimenti:
Deferimento dell’atleta Achille Mazzucotelli (tesserato FIM) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 2.1. del Codice WADA in relazione alla positività per presenza di Betametasone riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dal Comitato Controlli Antidoping del CONI-NADO al termine del Campionato Italiano Endurance boat racing, disputato a Bellaria Igea Marina il 30 giugno 2013, con richiesta di 2 mesi di squalifica, nonché l’invalidazione automatica del risultato ottenuto nella competizione in questione;
Deferimento dell’atleta Paolo Alberati (tesserato FCI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.1. e 2.2. del Codice WADA in relazione alla positività per presenza di Gonadotropina corionica (hCG), Stanozololo Metabolita, Pseudoefedrina >DL, Amiloride, Idroclorotiazide e Clorotiazide riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, al termine del 1° Gran Fondo dei Megaliti, disputato a Montalbano Elicona il 5 maggio 2013, con richiesta di 2 anni di squalifica, nonché l’invalidazione automatica del risultato ottenuto nella competizione di che trattasi;
Deferimento dell’atleta Giovanni Amarù (tesserato CSAIN) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 2.1. del Codice WADA in relazione alla positività per presenza di Triamcinolone Acetonide, riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 al termine della gara “1° Gran Fondo di Pantalica” svoltasi a Solarino il 23 giugno 2013, con richiesta di 2 mesi di squalifica, nonché l’invalidazione automatica del risultato ottenuto nella competizione.
Deferimento dell’atleta Giuseppe Timpano (tesserato ACSI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 2.3. del Codice WADA in relazione alla mancata sottoposizione al controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 al termine della gara “17° Campionato Regionale di Granfondo e Mediofondo Sicilia 2013 – 7° Gran Fondo della Ceramica di Santo Stefano di Camastra”, svoltasi a Santo Stefano di Camastra il 21 aprile 2013, con richiesta di 2 anni di squalifica.