ANTIDOPING: La Procura disponde cinque deferimenti
L’Ufficio di Procura Antidoping ha disposto i seguenti provvedimenti:
Deferimento dell’atleta Floriano Pagliara (tesserato FPI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per violazione dell’art. 2.1. del Codice WADA, in relazione alla positività all'Idroclorotiazide e alla Clorotiazide riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dal CONI-NADO al termine del Campionato Italiano Pesi Superpiuma, svoltasi a Cecina il 25 ottobre 2013, con richiesta di 2 anni di squalifica.
Deferimento dell’atleta Diego Teoldi (tesserato FIN) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per violazione dell’art. 2.1. del Codice WADA in relazione alla positività alla Terbutalina riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 al termine della gara “6° Trofeo Sogeis” svoltasi a Montichiari in data 8 dicembre 2013, con richiesta di 2 mesi di squalifica.
Deferimento del Sig. Antonino Borriello (soggetto non tesserato) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.7. e 2.8. del Codice WADA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Mantova con richiesta di 18 mesi di inibizione a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al CONI, alle FSN., alle DSA o agli EPS ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi;
Deferimento del Sig. Stefan Stefanov (soggetto non tesserato) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.6, 2.7. e 2.8. del Codice WADA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Montepulciano con richiesta di 20 anni di inibizione a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al CONI, alle FSN, alle DSA o agli EPS ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi;
Deferimento del Sig. Luigi Farao (tesserato FIGC all’epoca dei fatti) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.6 e 2.7. del Codice WADA sulla base della segnalazione trasmessa dalla Legione Carabinieri Calabria con richiesta di 5 anni di squalifica.