ANTIDOPING: La Procura chiede tre deferimenti e una archiviazione al TNA
L’Ufficio di Procura Antidoping ha disposto i seguenti provvedimenti nei confronti di:
Marco Conte (tesserato FIGC), deferito alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI, per la positività (artt. 2.1. e 2.2. del Codice WADA) al Clostebol Metabolita riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 al termine della gara di Campionato Serie D – girone H “Manfredonia Calcio – Progreditur Marcianise” svoltasi a Manfredonia il 22 settembre 2013 con richiesta di squalifica per 2 anni;
Nicholas Palmeri (soggetto non tesserato), deferito alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI, per la responsabilità imputata, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Mantova (violazione degli artt. 2.2., 2.7. e 2.8. del Codice WADA), con richiesta di inibizione per 20 anni a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al C.O.N.I., alle F.S.N., alle D.S.A. o agli E.P.S. ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi;
Massimo Bianculli (soggetto non tesserato), deferito alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI, per la responsabilità imputata, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Mantova (violazione degli artt. 2.2, 2.6. e 2.7. del Codice WADA con richiesta di inibizione per 10 anni a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al C.O.N.I., alle F.S.N., alle D.S.A. o agli E.P.S. ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi.
La Procura inoltre ha richiesto alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI l’archiviazione del procedimento a carico di Davide Caleffi (FIPAV) istruito sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Mantova e dalle risultanze degli accertamenti esperiti dall’UPA in quanto, allo stato, non sono emersi elementi di responsabilità a suo carico per violazione della normativa antidoping;