ANTIDOPING: Caso Acerbi, la Procura richiede l’archiviazione al TNA. Controllo determinante per la tutela della salute del calciatore
L'Ufficio di Procura Antidoping comunica di aver richiesto - alla prima sezione del TNA - l'archiviazione del procedimento relativo al giocatore Francesco Acerbi, aperto a seguito della comunicazione dell'esito avverso del 13 dicembre 2013, a causa della presenza di Gonadotropina corionica (hCG), riscontrata in occasione del controllo antidoping effettuato al termine della gara del Campionato di Serie A di calcio, Cagliari-Sassuolo, del 1° dicembre 2013.
Le risultanze degli accertamenti svolti, ed in particolare il parere acquisito dal CEFT sulla base della documentazione medica prodotta e delle specifiche analisi effettuate dall'atleta subito dopo la comunicazione dell’Ufficio di Procura Antidoping, hanno evidenziato che la presenza di tale sostanza era dovuta alla ricomparsa della patologia di cui in passato il calciatore era stato affetto e che nel luglio 2013 sembrava superata, considerando la regolare ripresa dell’attività agonistica da parte dello stesso Acerbi.
L'Ufficio di Procura Antidoping sottolinea come nella vicenda in esame il controllo antidoping in ambito sportivo abbia svolto una determinante e preventiva funzione di tutela della salute del giocatore, che dopo la comunicazione dell'esito avverso ha potuto effettuare tempestivamente specifiche analisi e il conseguente percorso terapeutico.