Pechino 2022 è la seconda Olimpiade dell’era Covid -19, fatta di playbook, mascherine, tamponi e norme rigidissime da rispettare all’interno della “bolla” allestita per atleti e addetti ai lavori (il pubblico è presente solo su invito).
Sei mesi dopo il Giappone, il movimento olimpico si ritrova di nuovo in Asia per i terzi Giochi consecutivi dopo PyeongChang2018, Tokyo 2020 e Pechino2022.
Si tratta dell’edizione invernale più bilanciata in termini di parità di genere (45% donne, 55% uomini), a partire dai portabandiera: 45% degli alfieri è donna e l’Italia è ben rappresentata dalla campionessa olimpica di snowboard, Michela Moioli, che ha sostituito l’infortunata Sofia Goggia.
L’edizione asiatica è già storia ancor prima di andare in scena: Pechino, infatti, è la prima città ad aver ospitato sia i Giochi Olimpici Estivi (nel 2008) che Invernali, con l’iconico stadio "Nido d'uccello" che diventa l’unico impianto in cui si sono svolte 2 cerimonie di apertura e 2 di chiusura. La 24esima edizione dei Giochi Olimpici Invernali si apre all’insegna della cultura cinese per cui il mondo è una sola famiglia. Un’unità tra i popoli che festeggiano insieme il nuovo anno della Tigre e l’arrivo della Primavera.
Gli atleti in gara sono 2897 in rappresentanza di 91 NOC (la Russia gareggia sotto la bandiera del Comitato Olimpico Russo).
L’Italia si presenta al via con 119 atleti (72 uomini e 47 donne) e i numeri finali sorridono agli azzurri: Pechino 2022 è, infatti, la seconda edizione migliore di sempre grazie alle 17 medaglie vinte – 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi -, un bottino inferiore solo a quello di Lillehammer 1994. Rispetto a PyeongChang 2018 l’Italia Team cresce del 70% (in Corea i podi erano stati 10), andando a medaglia in due delle 4 nuove specialità miste (la staffetta di short track e il misto di snowboard cross).
Diversi i record da incorniciare di questa rassegna a cinque cerchi: la FISI è cresciuta del 50%, la FISG ha addirittura raddoppiato con record assoluto di medaglie conquistate (otto). A livello di atleti, invece, Arianna Fontana, vincitrice di un oro e due argenti, è diventata l’atleta donna più medagliata nella storia dello sport italiano (estivo e invernale) e a sole due medaglie da Edoardo Mangiarotti che però rispetto ad Arianna le conquistò in 6 Olimpiadi (contro le 5 dell’azzurra). Arianna ha anche il record di essere l’unica donna alle Olimpiadi invernali ad essere andata a medaglia in 5 edizioni consecutive (eguagliando tra i maschi Armin Zoeggeler); Dorothea Wierer col bronzo nella sprint è diventata la prima donna italiana a vincere una medaglia individuale ai Giochi nel biathlon; Francesca Lollobrigida ha invece regalato all’Italia le prime medaglie al femminile nella storia del pattinaggio di velocità. L’oro di Stefania Constantini e Amos Mosaner è la prima medaglia in assoluto conquistata dall’Italia nel curling ai Giochi; Omar Visintin ha conquistato la prima medaglia per l’Italia nello snowboard cross maschile; Federica Brignone, argento a 31 anni e 208 giorni, è la sciatrice più anziana in assoluto a vincere una medaglia nello slalom gigante olimpico oltre ad essere la prima italiana di sempre sul podio olimpico nella specialità, in 86 anni di storia e la seconda sciatrice italiana a salire due volte sul podio in un’Olimpiade (dopo Deborah Compagnoni, Nagano 1998). Brignone è anche la quinta azzurra a conquistare una medaglia nella stessa disciplina almeno due volte (gli altri sono Deborah Compagnoni, Gustav Thoeni, Isolde Kostner e Alberto Tomba, arrivato a tre medaglie). Un risultato ottenuto qualche giorno dopo da Sofia Goggia, oro a PyeongChang2018 e, dopo un recupero ‘miracoloso’ dall’infortunio, argento a Pechino 2022: Sofy è l’unica azzurra ad esserci riuscita consecutivamente in discesa, andando a medaglia assieme a Nadia Delago (mai si era visto un podio in discesa femminile ai Giochi con due azzurre).

Francesca Lollobrigida è l'alfiere della cerimonia di chiusura. Una serata magica in cui i sindaci di Milano e Cortina, Beppe Sala e Gianpietro Ghedina, ricevono la bandiera a cinque cerchi, in un passaggio di consegne che da Pechino 2022 passa a Milano Cortina 2026. I Giochi Invernali tornano in Europa, in Italia per la terza volta nella storia (dopo Cortina 1956 e Torino 2006). Un antipasto di ciò che sarà lo regala lo show curato da Marco Balich: saranno Giochi sostenibili, inclusivi e rispettosi dell’ambiente. "Duality, together", il motto scelto. Gli occhi del mondo sono tutti sul nostro Paese: c’è voglia di rivedere l'Olimpiade sulle Alpi e di riportare la rassegna a cinque cerchi dove gli sport invernali e del ghiaccio hanno una tradizione secolare.