Tokyo 2020 è la prima Olimpiade della storia posticipata di un anno, la prima dell’era Covid-19, delle mascherine, del distanziamento e dei rigidi protocolli adottati per atleti e addetti ai lavori. 
Dopo un anno in più di attesa, il Giappone ha ospitato la sua seconda Olimpiade estiva dopo quella del 1964, la quarta di sempre se si considerano anche le due Invernali di Sapporo 1972 e Nagano 1998. La prima del doppio portabandiera con l’Italia Team che schiera la campionessa olimpica del tiro a volo Jessica Rossi e l’olimpionico del ciclismo su pista, Elia Viviani. I primi Giochi con il nuovo motto Olimpico "Più veloce, più in alto, più forte - Insieme".
Oltre 11mila atleti in rappresentanza di 205 NOC (con la Russia in gara come Comitato Olimpico russo) e del Team dei Rifugiati CIO si sono confrontati in 42 competizioni (disputate quasi tutte a ‘porte chiuse’) dei 33 sport in programma.
L’edizione giapponese, che ha mantenuto il nome di Tokyo 2020, nonostante si sia disputata nel 2021, guarda al futuro, presentando al mondo una versione dei Giochi più giovane e urbana ed ecologica, nel riciclo dei materiali con cui vengono realizzate le medaglie olimpiche.
La mascotte dei Giochi della XXXII Olimpiade è Miraitowa, nome composto dalle parole giapponesi 'mirai', che significa proprio futuro, e 'towa' che significa eternità, in rifermento al proverbio giapponese "imparare dal passato per sviluppare nuove idee".
Cinque sono le discipline che si aggiungono al programma olimpico: arrampicata sportiva, baseball/softball, karate, skateboarding e surf.
A 13 anni e 330 giorni la giapponese Momiji Nishiya of Japan, campionessa nello skateboarding, è la più giovane medaglia d’oro di Tokyo; con i suoi 12 anni, l’altra skater giapponese Kokona Hiraki è, invece, la più giovane medagliata dell’edizione.
L’Italia Team che si presenta in Giappone è da record ed entra negli annali per il numero totale di atleti (384), ma è anche il più forte. Mai così vincente: capace di andare a medaglia ogni giorno della rassegna giapponese, come mai accaduto prima.
È da record anche il ‘bottino’ azzurro: 40 medaglie (10 ori, 10 argenti e 20 bronzi) che regalano all'Italia un posto nella top ten del firmamento agonistico mondiale, con il primato di podi tra i Paesi dell’Unione Europea (e il settimo posto in generale per numero di medaglie).
È italiano il più veloce del mondo, Marcell Jacobs, bicampione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4x100, portabandiera poi nella cerimonia di chiusura e protagonista di una serata magica in cui Gianmarco Tamberi ci ha regalato anche l’oro nel salto in alto, condiviso con il qatariota Mutaz Barshim.
Ma l’Italia è protagonista su tutti i campi gara, andando a medaglia in 19 differenti discipline. Vito dell’Aquila, oro nel taekwondo è stato il primo azzurro nato negli anni 2000 a conquistare una medaglia olimpica. Irma Testa, Giorgia Bordignon e Lucilla Boari (tutte di bronzo) sono le prime medaglie al femminile nel pugilato, nel sollevamento pesi e nel tiro con l’arco; Vanessa Ferrari, argento, la prima medagliata individuale della ginnastica; Federica Cesarini e Valentina Rodini confezionano il primo oro italiano nel due di coppia PL; Caterina Banti e Ruggero Tita, nel Nacra 17, il primo oro azzurro in una gara mista; Luigi Busà è invece il primo campione olimpico azzurro nell’‘esordiente’ karate.
Il nuoto uguaglia il primato di medaglie (6) di Sydney 2000, con i primi podi in assoluto delle staffette 4x100 SL (argento) e 4x100 misti (bronzo) e quelli di Gregorio Paltrinieri che, con un argento e un bronzo, diventa il primo nuotatore a vincere una medaglia nella stessa edizione dei Giochi sia in vasca che in acque libere.
Regina dei Giochi è, però, l’atletica azzurra con 5 ori, come mai era accaduto prima. Ai già citati Jacobs e Tamberi, si aggiungono la staffetta 4x100 – con Patta, lo stesso Jacobs, Desalu e Tortu – e il doppio oro della marcia con Antonella Palmisano e Massimo Stano.
Ma Tokyo 2020 avrà un posto speciale non soltanto per lo sport italiano. Sono anche i Giochi della giamaicana Elaine Thompson-Herah, prima velocista donna capace di difendere il titolo sui 100m e sui 200m; della nuotatrice australiana Emma McKeon, che con 5 medaglie in un’edizione eguaglia il record di medaglie vinte da Mariya Gorokhovskaya. Un’edizione unica che si conclude con la fiaccola che torna in Europa: nel 2024 tocca a Parigi.