Velisti azzurri al CPO di Roma per i test, Pianosi: “Parigi 2024? Mi vengono i brividi solo a pensarci”
Il giusto equilibrio tra giovani di talento e atleti più esperti con prestigiosi curriculum. I velisti azzurri si sono ritrovati al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ del CONI per i test dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI.
A Roma Giacomo Ferrari, Mattia Cesana, Carolina Albano, Alessandra Dubbini, Chiara Benini Floriani, Giorgia della Valle, Caterina Banti, Silvia Zennaro, Alexandra Stalder, Sofia Tomasoni, Jana Germani, Giorgia Bertuzzi, Riccardo Pianosi, Maggie Eillen Pescetto, Lorenzo Boschetti, Giulio Calabrò, Uberto Crivelli Visconti, Silvia Speri, Nicolò Renna, Giorgia Speciale, Lorenzo Brando Chiavarini, Manolo Modena, Marta Maggetti, Dimitri Peroni, Luca Di Tomassi, Sofia Giunchiglia e Giulia Schio sono stati sottoposti a test di monitoraggio dei parametri fisiologici e con sovraccarichi sugli arti inferiori e sulla catena cinetica, oltre a delle valutazioni antropometriche per stabilirne il profilo neuromuscolare e fisiologico.
Ad agosto gli azzurri sono stati protagonisti di una grande edizione dei Mondiali in Olanda, dove sono riusciti a conquistare due medaglie e a qualificare sette imbarcazioni ai Giochi Olimpici. “Sono molto soddisfatto della mia stagione, con la consapevolezza che avrei potuto fare ancora meglio – spiega Riccardo Pianosi, che oltre ad aver preso il pass per Parigi 2024 all’evento iridato si è laureato campione d’Europa di kite –. Oltre al posto nazione per i Giochi, ai Mondiali mi sarebbe piaciuto anche salire sul podio, ma l’ultimo giorno di gara ho commesso un errore che mi ha fatto chiudere quinto. L’Olimpiade? È il sogno di una vita, mi vengono i brividi solo a pensarci. Voglio renderlo realtà”.
Sul podio degli Europei vinti a settembre da Pianosi a Portsmouth, in Inghilterra, c’era anche Lorenzo Boschetti, arrivato terzo. “Ho iniziato l’anno un po’ al rallenty – racconta il kiter di Cesenatico – poi mi sono sbloccato con il quarto posto al Test Event olimpico di Marsiglia (a Marseille Marina, infatti, andranno in scena le gare di vela di Parigi 2024, ndr) e ho capito quali dettagli dover limare per uno step importante. Il bronzo europeo rappresenta per me una grande conferma da tanti punti di vista. E il secondo posto in Coppa del Mondo a Cagliari la scorsa settimana mi dà ulteriore fiducia. Ho fatto un ottimo finale di stagione”. Solo uno tra lui e Pianosi andrà ai Giochi l’anno prossimo: “Tutti i bambini che fanno sport con l’ambizione di ottenere determinati risultati sognano l’Olimpiade. Già solo far parte della Nazionale ed essere seguito dal CONI è un’enorme opportunità per me: sono già focalizzato sull’obiettivo di partecipare a Parigi 2024, mi sveglio ogni mattina con il desiderio di andarci e far bene”.
In campo femminile chi ha staccato il posto nazione a cinque cerchi nel kite è Maggie Eillen Pescetto: “Sono nata in Irlanda ma ho sempre vissuto a Genova. Mio papà è velista, mio nonno è velista e in generale, considerando anche l’amore per il rugby, siamo una famiglia di sportivi. A 13 anni ho iniziato ad andare sul kitesurf con l’obiettivo di partecipare ai Giochi Olimpici Giovanili (Buenos Aires 2018, ndr) ma ho mancato l’obiettivo”. Poi la svolta: “Nel 2019 la Federazione ci ha introdotto al kitefoil, nuova disciplina olimpica. Quando l’ho provato mi sono innamorata subito: mi piace la velocità, il fatto che non accada tutto in 3 minuti ma che sia tutto più pensato, studiato. Mi piace come si svolgono le gare e adoro le sensazioni che provo sulla tavola”. “C’è ancora tantissimo da lavorare – prosegue Pescetto – però la grandissima soddisfazione della qualificazione a Parigi 2024 resta. È molto emozionante ripercorrere i passi effettuati in questi pochi anni. Dobbiamo continuare a spingere per presentarci all’Olimpiade in forma smagliante”. Missione per la quale il rapporto con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI rappresenta un aiuto importante: “Siamo felici di poter controllare diversi parametri ogni anno. È fondamentale sapere come stiamo da tutti i punti di vista: in questo modo possiamo fissare nuovi punti di riferimento per gli allenamenti”. (agc)