Si alza il sipario sull'87° CSIO Piazza di Siena. Venerdì Mattarella alla Coppa delle Nazioni
Si alza il sipario sull’edizione numero 87 dello CSIO di Roma Piazza di Siena - Master fratelli d’Inzeo. La storica competizione equestre domani entra nel vivo con le categorie dello CSIO, in programma sia sul campo di gara principale a Piazza di Siena che su quello del Galoppatoio con il Premio n. 1 Safe Riding (cat. a tempo, h. 145) l Premio n. 2 ENI (cat. a tempo, h. 150) e il Premio n. 3 MAG JLT (cat. a fasi consecutive, h. 150).
L’apertura delle gare sul campo in erba sarà salutata dall’Inno di Mameli eseguito dalla cantautrice Valentina Parisse in una versione da lei prodotta in collaborazione con Fabio Garzia. Performance che verrà replicata venerdì per introdurre la Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo, evento che vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il passaggio entusiasmante delle Frecce Tricolori.
Oggi, nella suggestiva location della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, è stata presentata la squadra azzurra, accompagnata dal presidente FISE, Marco Di Paola e dal ct Duccio Bartalucci che ha svelato il quartetto tricolore formato da Luca Marziani, Riccardo Pisani, Lorenzo De Luca e Lucia Le Jeune Vizzini, con Bruno Chimirri come riserva (foto Simone Ferraro).
“È da una vita che sono tra i cavalli e dico sempre, quello che oggi è valido, domani chissà – spiega Bartalucci -. Ho fatto le necessarie valutazioni, dopo aver visionato le prestazioni recenti di cavalli e cavalieri. Lucia è tornata a gareggiare su ottimi livelli, ha un cavallo di grande qualità come Filou, e allora eccola a fianco degli altri tre. Abbiamo una squadra fortissima, non accade dal 1976 di conquistare tre Coppe di fila, ma la storia insegna che questo, appunto, è già successo e che quindi è possibile ripetersi”.
“Oggi siamo in questo tempio della cultura a testimonianza della nostra volontà di coinvolgere nell’evento di Piazza di Siena, sempre più la nostra città – sottolinea Di Paola -. Penso anche che l’arte è molto vicina alla nostra disciplina che non fonda i suoi principi sulla forza fisica, come accade in altri sport, ma sull’abilità di cavallo e cavaliere e si rifà in certi atteggiamenti a delle vere e proprie forme artistiche”.