Razzoli torna sul podio in Coppa del Mondo: 2° nello slalom di Kranjska Gora
Giuliano Razzoli ha chiuso il cerchio. Il campione olimpico di Vancouver torna sul podio di Coppa del Mondo di sci - a Kranjska Gora - dopo 3 anni e 4 mesi dal secondo posto nello slalom dell'Alta Badia del dicembre 2011. Il 30enne emiliano dell'Esercito si riprende, almeno in parte, ciò che aveva lasciato nello slalom dei Mondiali quando stava volando verso una grande prestazione prima di sbagliare e finire fuori dal tracciato. E suggella una stagione nella quale ha sempre sciato ad altissimo livello, ottenendo il quarto posto a Kitzbuehel e ad Adelboden, il sesto a Schladming. Insomma, Razzoli aveva il podio nelle gambe e finalmente lo ha conquistato con due bellissime manche: secondo dopo la prima a 19 centesimi da Hargin e secondo alla fine a 24 centesimi da un eccezionale Henrik Kristoffersen che vince la gara in recupero.
Al terzo posto si piazza lo svedese Matthias Hargin a 86 centesimi dal vincitore.
Un vero peccato per gli altri azzurri che hanno sbagliato nella seconda manche non riuscendo a portare in patria quella che poteva essere una super prova di squadra. Patrick Thaler e Stefano Gross hanno commesso un errore simile prima del piano centrale e hanno chiuso la gara al 30/o e al 25/o posto, mentre Manfred Moelgg, pur sbagliando, si è salvato in extremis con un recupero felino che gli è valso la 13/a posizione finale. Marcel Hirscher ha dovuto inscenare una super rimonta per avere ancora chances di vincere la coppetta di specialità 19/o a metà gara a causa di un grosso errore, il campione austriaco ha recuperato ben 13 posizioni terminando al sesto posto e recuperandi qualche punto su un Felix neureuther impreciso. Il tedesco mantiene la leadership di specialità con 569 punti, ma Hirscher e a 514 prima della gara di Meribel.
L'Italia dello slalom porta tre atleti alle Finali: Gross 6/o nella classifica, Razzoli 8/o e Thaler 18/o. Rimane fuori per soli 5 punti Manfred Moelgg, autore comunque di una stagione coraggiosa dopo l'infortunio che lo ha fermato per 140 giorni la scorsa estate.