Nasce il progetto "Gruppi Sportivi Universitari". Malagò: passo importante, Campriani testimonial perfetto
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha partecipato oggi – a Palazzo Chigi – alla presentazione del progetto "Gruppi Sportivi Universitari". All’incontro sono intervenuti il Ministro per lo Sport, Luca Lotti, la Ministra dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, il campione olimpico di tiro a segno, Niccolò Campriani e il Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico e Giunta Cip, Roberto Valori.
In attesa dei relativi bandi, gli interventi odierni hanno sottolineato l'importanza della nascita di una realtà chiamata a schiudere le porte di un nuovo percorso funzionale allo sviluppo del Paese.
Il Ministro Lotti ha aperto la conferenza: "E' un giorno importante perché il progetto che lanciamo presuppone un investimento di 3 milioni. Uno studente può fare sport a buon livello e grazie a questi bandi sarà possibile. Voglio ringraziare Campriani perché questa è una sua idea. É nata parlando con lui dell'esperienza che lo ha portato così lontano. Vogliamo mettere in piedi un gruppo sportivo universitario il primo in Europa. Sarebbe bello portare a Tokyo qualche atleta sotto questo emblema. Non c'è rivalità con i gruppi sportivi militari ed è un sistema che può funzionare.Mi auguro siano tante le università che possano partecipare al bando. Voglio ringraziare CONI e MIUR perché con il loro impegno e professionalità hanno permesso di coronare questo progetto".
Niccolò Campriani, pluriolimpionico del tiro a segno, è stato la mente dell'iniziativa. "Sono in una veste inedita ma sono il ragazzo sportivo di una volta. Molti conoscono la mia storia, sono ingegnere gestionale, ho studiato negli Usa e sono stato invitato alla Casa Bianca come uno tra i più validi studenti. Ho fatto la specialistica nel Regno Unito e ho conosciuto il sistema della dual career. In virtù di questo percorso sono arrivato al CIO. Al termine della cerimonia di riconsegna del tricolore al Quirinale, dopo Rio 2016, ho parlato di questa idea all'ex Premier Renzi e successivamente il Ministro Lotti ha sposato il progetto. I migliori anni sportivi sono stati quelli in cui ero impegnato a livello universitario. Sono arrivato a Londra 2012 da favorito e ho vinto. Successivamente ho faticato nonostante abbia vinto due ori a Rio grazie al cuore. Credo che le qualità acquisite nel percorso universitario possano fare la differenza nello sport. I due punti centrali del progetto sono di vincolare il contributo economico al percorso accademico per incentivare lo studente a rimanere in linea con i tempi e l'altro aspetto è relativo al fatto che questi ragazzi gareggeranno sotto il logo dell'Università. Lo sport deve diventare lo strumento per laurearsi. Questa è una vittoria e dal CIO cercherò di offrire il mio contributo e trasmettere la mia passione. Il sistema Italia ha investito su di me e io voglio ricambiare con la mia esperienza".
Roberto Valori (Nuoto Paralimpico): "Anche i ragazzi paralimpici incontrano le stesse difficoltà che si sommano ad altre difficoltà. Oggi abbiamo la possibilità di mettere a sistema questa iniziativa fantastica offrendo la possibilità di avere uno strumento a tutti i nostri atleti".
Il Presidente Malagò ha sottolineato la bontà di questo nuovo passaggio verso una sempre più efficace interazione tra il mondo didattico e quello sportivo. "Da past president di una società civile che ha portato tanti atleti ai Giochi, posso dire che è stato bravo il Ministro Lotti a sottolineare un concetto: questa é una opzione aggiuntiva ai gruppi sportivi militari. Non c'è concorrenza. In Italia abbiamo circa 100 atenei circa la metà rientra nel CUSI che fa parte del gruppo degli Enti di Promozione. Gli va riconosciuta una dimensione importante: oggi certifichiamo che le attività universitarie sono fondamentali. Stiamo recuperando terreno con chi è davanti. Campriani ha fatto 4 gare e vinto 3 medaglie d'oro e una d'argento in 2 edizioni olimpiche. Nessun può essere il miglior testimonial di questo progetto. Le università devono avere spazi sportivi e si deve mettere nelle condizioni gli atenei mancanti di poter sviluppare l'iniziativa. Siamo orgogliosi anche del liceo sportivo e di tutte gli altri discorsi portati avanti con il MIUR: oggi si prosegue su questa strada. Andremo lontano".
La Ministra Fedeli ha chiuso la conferenza: "È significativo il protocollo odierno perché si inserisce nel un solco di un gap che la nostra Nazione aveva nel settore. Lo sport deve essere inserito come attività in ogni percorso didattico. Fa parte della formazione didattica. In altri Paesi è parte integrante non è visto come una cosa aggiuntiva, come spesso viene interpretato da noi. Invece vogliamo rendere strutturato questo processo. Non possiamo mettere in contraddizione due percorsi che devono andare a braccetto. Nelle scuole superiore esiste già flessibilità. Questa scelta è un altro degli elementi contro l'abbandono scolastico, il protocollo sarà sperimentale ma diventerà . A partire da oggi costituiamo i gruppi sportivi militari e può prevedere elementi di mobilità. I soldi investiti devono agire come moltiplicatore, questo percorso è anche inclusivo ed effettivo. Non è un percorso spot ma un obiettivo nel quale crediamo. Questo vale per le università pubbliche e private é un elemento qualitativo".