Lo sport italiano piange la scomparsa di Cipriano Chemello, bronzo a Città del Messico 1968 nell'inseguimento a squadre
Lo sport italiano piange la scomparsa di Cipriano Chemello, indimenticato campione della pista azzurra e medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Città del Messico 1968 nell'inseguimento a squadre insieme a Luigi Roncaglia, Lorenzo Bosisio e Giorgio Morbiato. Chemello, nato a Crespano il 19 luglio 1945, fu anche due volte iridato nella stessa specialità sotto la direzione di Guido Costa, nel 1966 a Francoforte e nel 1968 a Montevideo.
Nel 1969 passò al professionismo con la Salvarani di Gimondi, Motta, Balmamion e Altig vincendo la Parigi-Nizza nel 1970. Nel suo palmarès anche due vittorie alla Settimana Catalana e le partecipazioni al Giro d'Italia, al Tour de France e al Giro del Belgio. Al termine dell’attività agonistica ha ricoperto per anni la carica di tecnico alla pista di Bassano del Grappa e da tecnico regionale ha portato al successo numerosi pistard veneti. Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, a nome di tutto il movimento, unendosi al dolore della FCI e del Presidente Di Rocco, esprime vivo cordoglio alla famiglia per la perdita di un grande esempio umano e agonistico.