La Scuola dello Sport festeggia 50 anni con un accordo con la De Agostini. Malagò, resta realtà unica
La Scuola dello Sport del CONI compie 50 anni e li festeggia siglando una collaborazione di prestigio con De Agostini Scuola S.p.A., uno dei più importanti operatori nell’editoria scolastica, che prevede la pubblicazione di tre nuovi volumi a marchio congiunto De Agostini Scuola – CONI Scuola dello Sport, rivolti agli studenti della Scuola Secondaria di primo e secondo grado e la proposta di corsi di formazione e seminari di aggiornamento per gli insegnanti, tenuti da esperti del CONI e organizzati da De Agostini Scuola, dal 2013 Ente Formatore accreditato dal Ministero dell'istruzione, Universita' e Ricerca.
“Oggi presentiamo una cosa bellissima e importante – sottolinea il presidente del CONI, Giovanni Malagò, intervenendo al Salone d’Onore (foto Mezzelani GMT) -. Il 5 maggio 1966 la Giunta Nazionale nella sua riunione 212 deliberò la nascita della Scuola centrale dello Sport. Il mondo dello sport deve a Giulio Onesti la creazione di un modello sportivo di successo che ancora oggi, a distanza di anni, conserva forza e originalità. Il CONI è un modello unico al mondo e la Scuola dello Sport, nel rappresentare l’impegno del CONI verso la cultura sportiva, conferma questa sua unicità”. Un impegno riscontrabile già negli articoli 2 e 3 dello Statuto del CONI che dettano i principi per “assicurare che ogni giovane atleta riceva una formazione educativa complementare alla sua formazione sportiva”. “Cinquanta anni fa come oggi lo scopo era ed è quello di formare personale altamente specializzato, di preoccuparsi di progresso tecnico, scientifico, metodologico in ambito sportivo attraverso studi ricerche, scambi culturali e tecnici, con il mondo nazionale e oggi, soprattutto con il mondo internazionale – prosegue Malagò -. La Scuola dello Sport nasce dopo che l’Italia ha ospitato i Giochi Olimpici di Cortina 56, in un periodo storico che ha rappresentato un cambiamento sociale ed economico fondamentale per il nostro Paese. Oggi i tempi del cambiamento sono molto più rapidi e producono effetti in tempi minori rispetto al passato, dovuti all’aumento di conoscenza scientifiche e all’accelerazione tecnologica. Lo sport olimpico è uno dei terreni in cui questa tendenza è molto più forte. La sfida dello sport italiano e del comitato olimpico è di investire sul futuro attraverso la candidatura olimpica, ma anche con la formazione dei tecnici e dei dirigenti che operano nel nostro mondo per programmare oggi i risultati del domani”.
La Scuola, quindi, non deve essere soltanto ai passi con i tempi ma deve anche essere in grado di anticiparli. “Il 2016 propone un’offerta rinnovata, originale e inedita – spiega il Presidente -. In alcuni casi registra anche un ampliamento della proposta formativa del 20% rispetto al 2015. Rispetto al 2013, quando sono diventato presidente, la Scuola dello Sport ha contratto i costi di gestione registrando però un aumento della proposta formativa del 65% e aumentando entrate e ricavi del 44%. Mi permetto di dire complimenti alla CONI SERVIZI, a Rossana Ciuffetti, alla struttura ma si deve fare ancora di più”. In questa ottica nasce la partnership triennale con De Agostini. “Abbiamo dato inizio a questa collaborazione strategica con la De Agostini che è un’eccellenza del nostro Paese non solo sotto il profilo industriale ma anche sociale e culturale – aggiunge Malagò -. Permetterà allo sport di entrare nella scuola con contenuti valoriali educativi e tecnico sportivi. Questa collaborazione si sviluppa principalmente su due aree: i prodotti editoriali e la formazione dei docenti di educazione fisica e scienze motorie. La competizione è globale, l’asticella è sempre più alta sia perché lo vogliono fuori dal nostro Paese sia perché noi siamo i primi a volerla alzare. Servono rigore, lavoro, allenamento, metodo ma anche innovazione e creatività. La formazione ha bisogno di un pensiero a lungo termine per generare cambiamenti strutturali che valorizzino idee e visioni. E noi di idee e visioni ne abbiamo tante. Buon compleanno Scuola dello Sport”. “Per noi e' un onore e una soddisfazione questa intesa col CONI - ha dichiarato Gian Luca Pulvirenti, presidente della De Agostini Scuola - Siamo leader di mercato per le scienze motorie, ma vogliamo crescere ancora. Il nostro obiettivo e' arrivare con i nostri libri al cinquanta per cento della quota di mercato scolastico e insieme al CONI possiamo fare cose importanti. Abbiamo scelto il Comitato olimpico non solo per il prestigio e le medaglie, ma perché vogliamo promuovere una cultura dello sport migliore e un corretto stile di vita".
I tre volumi si aprono con le presentazioni firmate da tre campioni azzurri come Tania Cagnotto, Federica Pellegrini e Antonio Rossi – oggi presente alla presentazione - , che trasmettono ai ragazzi la passione per lo sport e il suo valore nella vita di tutti i giorni. Per quanto riguarda la formazione e l'aggiornamento professionale, invece, l'accordo è arricchito da tre seminari che saranno tenuti da esperti della Scuola dello Sport: "Il gioco nell'educazione fisica", "La motivazione e il team building" e "L'utilizzo delle tecnologie per la valutazione delle capacita' motorie”.
A rappresentare il comitato olimpico questa mattina c’era anche il segretario generale Roberto Fabbricini, che, da Maestro dello Sport, non ha nascosto la sua emozione nel parlare di una Scuola che “ha sfornato personaggi che hanno fatto la storia dello sport italiano”. Il presidente della CONI SERVIZI, Franco Chimenti ha ribadito che “lo sport è cultura”, sottolineando quanto fatto fino ad ora dalla Scuola. Alberto Miglietta, ad della CONI SERVIZI, invece, ha ammesso che “è un onore essere riusciti a rendere operativo il progetto del nuovo CONI: trasformare la Scuola dello Sport nella reale casa della cultura sportiva, sotto tutti i suoi aspetti”.
Per conto della Scuola ha preso la parola il presidente Antonio Urso, coordinatore dei rapporti e delle attività tra la Scuola e l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, che ha spiegato che l’obiettivo è di “tentare di capire cosa è necessario oggi ai tecnici e alle varie figure che ruotano attorno al mondo sportivo per poter arrivare domani con una qualità e cultura capace di poter produrre risultati”. Il professor Marcello Marchioni, referente nazionale per le Scuole Regionali dello Sport ha focalizzato l’attenzione sul fatto che “nel territorio ci sono 240mila tecnici, 500mila volontari e altri portatori di interessi: una rete che ha come considerazione il CONI e le scuole regionali sono un punto di aggregazione e discussione”.
A illustrare il piano formativo è invece Rossana Ciuffetti, direttore della Scuola dello Sport. “Questo è un anno particolare – spiega- , l’anno olimpico, e abbiamo anche i Giochi olimpici giovanili, abbiamo guardato gli interessi e abbiamo messo in piedi un programma tecnico sportivo dedicato alle direzioni tecniche: parliamo di intelligenza agonistica, tapering, di recupero, e abbiamo cercato di portare alla Scuola i massimi esponenti anche del mondo internazionale”. Ma a 50 anni la Scuola vuole crescere ancora, confrontandosi anche con il mondo universitario: dalla sinergia con l’Università del Foro Italico, alle collaborazioni con l’Università di Tor Vergata, con la LUMSA, con l’Università di Parma e la LUISS.