Il Garante della privacy dice sì al sistema Adams. Malagò: “Una svolta che porterà indubbi vantaggi”
Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano comunica che il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole all’utilizzo del sistema informatico denominato ADAMS, da parte degli organismi nazionali antidoping italiani (CONI-NADO).
Si tratta di un importante successo che conclude un lungo procedimento, durato quasi un anno, e che ha visto il CONI e le sue strutture organizzative impegnati attivamente per rimuovere un ostacolo che finora aveva creato non pochi problemi nell’ambito della lotta al doping.
Particolarmente soddisfatto il Presidente Giovanni Malagò che, poco dopo la sua elezione, aveva iniziato a lavorare personalmente su questa problematica: “Sono particolarmente soddisfatto dell’esito del procedimento avviato con il Garante il quale ha riconosciuto la valenza di interesse pubblico delle attività di prevenzione e repressione del fenomeno del doping nello sport di competenza del CONI. In quest’ottica, la possibilità di utilizzare il sistema ADAMS, una volta definite le procedure tecniche con la WADA, consentirà indubbi vantaggi operativi sia pratici sia strutturali e penso che si dimostrerà un potente strumento per incrementare ancora di più il livello della lotta al doping in Italia aumentando l’efficienza e l’efficacia delle attività antidoping poste in essere dal CONI”.
ADAMS, Acronimo di Anti-Doping Administration and Management System, è il sistema informatico online di gestione e amministrazione ideato e sviluppato dalla Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), per l’inserimento, la raccolta, la memorizzazione, la condivisione e la reportistica di dati inerenti e derivanti dall’attività antidoping svolta a livello mondiale dalle varie organizzazioni nazionali ed internazionali.
In particolare, ADAMS consente l’utilizzo di un sistema unitario, a livello nazionale ed internazionale, di gestione delle informazioni sulla reperibilità degli atleti (i cosidetti “whereabouts”), così come la razionalizzazione dei controlli mirati attraverso lo strumento della verifica nel database dello storico delle sessioni di prelievo già effettuate da altre organizzazioni antidoping sullo stesso atleta e la possibilità di attuare un sistema di passaporto biologico degli atleti.
Alla luce del parere favorevole del Garante, sono state aggiornate alcune parti del Regolamento per il trattamento dei dati personali del CONI, già all’attenzione dei membri della Giunta Nazionale, e che saranno esaminate domani nel corso della riunione di Giunta per la relativa delibera.