Europei: lunedì esordio per Settebello e Setterosa. Obiettivo Rio 2016
Il Settebello - da lunedì - si gioca a Belgrado la qualificazione olimpica ai Campionati Europei di pallanuoto. L’incontro d’esordio è contro la Germania alle ore 18.45. La 32ª edizione dei campionati continentali presenta qualche novità in casa azzurra rispetto ai recenti campionati mondiali di Kazan. Rientra dopo due stagioni Christian Presciutti, torna il mancino Valentino Gallo e infine è stato inserito Michael Bodegas.
La Serbia campione mondiale e di World League non ha particolari pressioni essendo già qualificata ai Giochi di Rio de Janeiro con Croazia e Grecia, rispettivamente argento e bronzo iridati. Eppure è lo spauracchio che tutti vogliono evitare, nonché leader europea con tre titoli nelle ultime cinque edizioni, con un argento e un bronzo di mezzo, a cui ha partecipato da Stato indipendente. L'Italia - bronzo a Budapest 18 mesi fa - è tra le candidate al podio dopo l'ottimo cammino autunnale.
Anche il Setterosa cerca il pass olimpico nella 16ª edizione dei Campionati Europei di Belgrado. Le azzurre saranno in acqua oggi (ore 12.30) contro la Francia. Per staccare il biglietto per Rio occorre vincere il torneo continentale.
Il cittì della nazionale maschile Alessandro Campagna presenta la rassegna.
"L'anno olimpico è particolare. Il campionato europeo - importante soprattutto perché qualifica ai Giochi olimpici - cade a metà stagione. Quindi le scelte compiute non pregiudicano nulla in funzione dell'estate. Possono cambiare degli equilibri e può crescere il valore dei giocatori esclusi in quest'occasione. Mi sono avvicinato ai campionati europei con le idee abbastanza chiare; avevo poco tempo per preparare la squadra e pochi margini per provare giocatori e nuove situazioni. Le tre partite di World League mi hanno dato delle indicazioni, soprattutto la vittoria ottenuta in Croazia dopo 18 anni. Del resto già dopo i campionati mondiali di Barcellona avevo detto ai senatori che sarebbe stato inutile spremerli fino alla stagione olimpica, quando avrei ripreso in considerazione alcune posizioni. Mi sono reso conto dopo questi due ottimi anni - con un quarto posto mondiale ed il bronzo europeo conquistati con una squadra giovane e in gran parte rinnovata - che mancava chi dettasse i tempi, rallentasse o accelerasse i ritmi, ed ho individuato in Christian Presciutti questo giocatore. Tre giorni dopo la fine dei mondiali di Kazan l'ho chiamato e gli ho chiesto la disponibilità che mi ha immediatamente fornito. L'idea Presciutti nasce subito. L'idea Bodegas (ex capitano della Francia, ndr) è perfino precedente. Erano anni che voleva diventare italiano per compiere il salto di qualità. Si tratta di un giocatore che può essere impiegato sia come centroboa sia come difensore sul centro; che grazie ad Alessandro Bovo è cresciuto molto e rappresenta una valida alternativa ad Aicardi e Baraldi. Uno/due posti liberi ci stavano. Alessandro Velotto è stato sfortunato in stagione per una serie di infortuni; ha giocato poco e senza confrontarsi a livello europeo. Tra Andrea Fondelli e Stefano Luongo ho preferito il secondo perché sta giocando meglio e mi assicura ritmo e velocità avendo caratteristiche da contropiedista. E' venuta fuori una squadra che secondo me è un ottimo mix tra potenza e velocità".
Il girone dell'Italia appare in discesa. Romania, Germania e Georgia non spaventano. "Noi utilizziamo tutte le partite per crescere. E' avvenuto in World League, in Australia, nel common training con la Germania, in Ungheria. Abbiamo lavorato molto al video. Ho mostrato ai giocatori gli errori commessi e provato e riprovato in allenamento i movimenti. La qualità del gioco ne ha tratto giovamento. Al di là del risultato, che mi aspetto sempre positivo fino ai quarti, l'importante sarà studiare e correggere gli errori che emergeranno partita dopo partita perché le vittorie troppo facili mascherano i problemi. Le prime partite saranno importanti per arrivare ai quarti di finale al top della condizione psico-fisica".
L'Italia arriva ai campionati europei con una buona condizione generale. "Il gruppo ha consapevolezza, è concentrato, conosce l'obiettivo. Mi sono piaciuti molto l'attitudine al sacrificio, l'adattamento alla preparazione intensa malgrado le feste natalizie. Vedo i ragazzi sereni e pronti a superare le difficoltà". Dopo la parentesi in World League si torna al campo da 30 metri. "Il campo grande è nettamente migliore di quello da 25. Dà più profondità, più spazi, più mobilità, più tempo per giocare sul perimetro così come per organizzare una difesa a pressing, fisica. Offre più variabili e quindi rende il gioco più bello anche da vedere. Ci penserei più di una volta a modificare la lunghezza del campo. Se poi mi dicono che col campo a 25 metri avremo sempre il pienone in tutte le piscine, allora evviva il campo corto, apportiamo subito la modifica, ma ne dubito".
Campagna, infine, non nasconde l'epilogo che vorrebbe vivere. "Sarà affascinante giocare in quest'arena, in un paese dalle profonde radici sportive e competenza pallanotistica. Il sogno sarebbe affrontare la Serbia in finale". Il Settebello di Campagna ha sempre raggiunto la zona medaglia ai campionati europei. La prima volta nel 2001 con la conquista dell'argento a Budapest, eliminando anche i padroni di casa dell'Ungheria per 8-7 in semifinale prima di perdere in finale con la Jugoslavia 8-5. Conclusa l'esperienza del cittì in Grecia e a poco meno di due anni dal ritorno sulla panchina dell'Italia, gli azzurri tornano sul podio internazionale dopo sette anni e su quello continentale dopo nove anni con l'argento conquistato a Zagabria 2010 e la finale persa con la Croazia 7-3. Nel 2012 ad Eindhoven arriva il quarto posto frutto delle sconfitte con la Serbia 12-8 in semifinale e con l'Ungheria 12-9. Diciotto mesi fa bronzo a Budapest 2014 con il Settebello ringiovanito post oro mondiale a Shanghai 2011 e argento olimpico a Londra 2012.
L’ultimo mese di allenamenti del Setterosa è stato molto intenso, alternato da tornei e verifiche. Dalle partite di World League fino alla Univer Cup in Ungheria, tutto in funzione degli Europei. E allora, come si presenta la squadra a Belgrado? Lo chiediamo al Commissario Tecnico Fabio Conti, 43 anni romano, già tecnico della Nazionale giovanile, che guida la prima squadra dal novembre 2010 portandola alla conquista di due medaglie d’argento in World League (2011 e 2014), del titolo continentale agli Europei 2012 a Eindhoven e della medaglia di bronzo ai Mondiali 2015 a Kazan. “Non siamo ancora in piena forma, perché fino a ieri sera abbiamo sostento carici importanti. Questa scelta è stata fatta considerando che il nostro girone ci mette davanti la prima partita davvero difficile il 19 gennaio con la Spagna. Certamente non sottovalutiamo le altre ma dobbiamo anche pensare di arrivare in forma in fondo al torneo”.
Nella fase preliminare l’Italia è capitata nel gruppo B con Francia, Germania, Croazia, Serbia e Spagna. Un sorteggio benevolo, secondo alcuni, ma che nasconde insidiosi incroci. Cosa ne pensa Fabio Conti?
“Io invece penso il contrario e dico che nessun sorteggio poteva essere peggiore. Avremmo preferito giocarci la possibilità di avere due accessi garantiti alle semifinali, come accade nel gruppo A. Però, visto che la stagione che sta iniziando è piena di difficoltà, meglio è abituarci subito ad affrontarle”.
Con la Spagna potrebbe essere la partita decisiva per il primo posto del girone e soprattutto per gli incroci successivi.
“Certo. Il calendario ci ha messo la partita più difficile alla fine. Dopodichè, una squadra vale l’altra. Dal quarto di finale in poi, saranno tutte finali. Non ci sono insidie particolari”. Si riparte dal bronzo di Kazan. La medaglia mondiale è un ottimo biglietto da visita. Ma si può sempre migliorare. In cosa è cresciuta la squadra negli ultimi quattro mesi?
"In questi quattro mesi abbiamo avuto solo tre partite di World League e il 3 dicembre è iniziata la preparazione vera e propria. Kazan lo abbiamo già dimenticato, perché cosi deve essere. Non esistono biglietti da visita, devi essere sempre strapreparato, altrimenti... I progressi ce li dirà il torneo. Personalmente sono molto fiducioso, perché ho viste le ragazze consapevoli della loro forza e dei pericoli che ci attendono. Fare il salto di qualità significa non avere alti e bassi di rendimento, partire bene evitando le rincorse disperate, come è successo con l’Olanda in semifinale al mondiale. La pallanuoto femminile ha raggiunto un livello tale di equilibrio che spesso la differenza la fa proprio la tipologia di approccio”. A Eindhoven 2012 è stato un oro brillantissimo, a Budapest 2014 un quarto posto amaro. Cosa è stato a fare la differenza? Nel bene e nel male.
“Sono due gruppi distinti. Quello del 2012 ha chiuso il ciclo con le Olimpiadi di Londra, quello del 2014 ha iniziato il nuovo ciclo nel 2013. Budapest è stato solo un dettaglio, neanche di gioco, ma senza quel rientro galeotto a pochi secondi dalla fine di una partita giocata con grande intensità avremmo disputato un'altra finale. Anche la finale del bronzo l’abbiamo giocata molto bene, mostrando capacità di reazione. E l’anno dopo a Kazan siamo riusciti a metterci alle spalle il quarto posto europeo”.
Lunedì c’è la Francia. Una squadra che conoscete molto bene e che finora avete sempre battuto abbastanza facilmente.
“Non dobbiamo avere fretta e non farci strane idee. Non dobbiamo sbagliare l’approccio perché la partita resta comunque insidiosa e perché la Francia di quelle del gruppo è la migliore tra nostre le avversarie dopo la Spagna e ha dimostrato di avere buona capacità di gioco. Prepariamo e pensiamo alla partita come se fosse una finale. Vogliamo entrare nel torneo con una intensità elevatissima”.
Che Setterosa ci dobbiamo aspettare?
“Una squadra che ha sicuramente voglia di raggiungere Rio de Janeiro. Un obiettivo che non sarà facile per noi, così come per gli altri. Una squadra che giocherà dal primo all’ultimo minuto per il massimo obiettivo, comunque consapevole che ci sarà anche una seconda possibilità con le qualificazioni in Olanda”.
Campionato europeo maschile di Belgrado
Girone A: Montenegro, Spagna, Olanda, Slovacchia
Girone B: Serbia, Croazia, Francia, Malta
Girone C: Italia, Romania, Germania, Georgia
Girone D: Ungheria, Grecia, Russia, Turchia
Italia: Marco Del Lungo, Christian Presciutti (AN Brescia), Fabio Baraldi (CC Napoli), Valentino Gallo (Robertozeno Posillipo), Matteo Aicardi, Michael Bodegas, Francesco Di Fulvio, Massimo Giacoppo, Alex Giorgetti, Pietro Figlioli, Stefano Tempesti e Niccolò Gitto (Pro Recco), Stefano Luongo (Carpisa Yamamay Acquachiara). Staff tecnico composto dal cittì Sandro Campagna, dall'assistente Amedeo Pomilio, dal team manager e videoanalisi Francesco Scannicchio, dal fisioterapista Luca Mamprin, dal preparatore atletico Alessandro Amato, dalla psicologa Bruna Rossi, dal medico Gianfranco Colombo.
Calendario dell'Italia
Lunedì 11 gennaio
18:45 Germania-Italia / RAI SPORT 1 +HD
Mercoledì 13 gennaio
18:45 Romania-Italia / RAI SPORT 1 +HD
Venerdì 15 gennaio
17:15 Georgia-Italia / RAI SPORT 1 +HD
Campionato Europeo femminile di Belgrado
Girone A: Olanda, Ungheria, Russia, Grecia, Portogallo, Turchia
Girone B: Spagna, Serbia, Italia, Germania, Francia, Croazia
Italia: Laura Teani, Elisa Queirolo (Plebiscito Padova), Rosaria Aiello, Federica Radicchi, Arianna Garibotti e Giulia Gorlero (Despar Messina), Roberta Bianconi e Giulia Emmolo (Olympiakos), Teresa Frassinetti (RN Bogliasco), Aleksandra Cotti (Rapallo Pallanuoto), Francesca Pomeri (Città di Cosenza), Chiara Tabani (Mediostar Prato), Tania Di Mario (L’Ekipe Orizzonte). Nello staff, con il commissario tecnico Fabio Conti, l'assistente Paolo Zizza, il preparatore atletico Simone Cotini, il team manager Barbara Bufardeci, il medico Vincenzo Ciaccio, la fisioterapista Simona Tozzetti, il videoanalista Marco Russo.
Calendario dell’Italia
Lunedi 11 gennaio
12.30 Italia-Francia - RAI SPORT 1 +HD
Mercoledì 13 gennaio
12.30 Germania-Italia - RAI SPORT 1 +HD
Venerdì 15 gennaio
11.00 Italia-Croazia - RAI SPORT 1 +HD
Domenica 17 gennaio
15.45 Serbia-Italia – RAI SPORT 1 +HD
Martedì 19 gennaio
15.45 Italia-Spagna – RAI SPORT 1 +HD