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CONI: Festa dello sport italiano a Maranello, i medagliati di Londra stregati dalla Ferrari. Petrucci:"Giornata da numeri uno". Montezemolo:"Insieme siamo la storia"

Maranello-004MARANELLO - Nati per essere numeri uno. Coni e Ferrari, storie di sport che si specchiano nel successo. Di campioni capaci di trasformarsi in leggende. E  di eccellenze che nobilitano il made in Italy nel mondo. Metti un giorno a Maranello, tutti insieme. Lo specchio del Paese che piace. E che vince. Gli atleti che hanno stregato Londra nel tempio della Rossa che fa inchinare la Formula Uno. Da Roma Tiburtina, stazione, binario 12, il treno dei medagliati ha raggiunto Bologna e poi Fiorano, la pista dei sogni. Tre carrozze piene zeppe di talenti, di pagine che fanno rima con la gloria. Con il padrone di casa, Luca Montezemolo,   Accanto al Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, al Segretario Generale Raffaele Pagnozzi e al Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.  Atleti olimpici e paralimpici, 45 in tutto, capitanati dai rispettivi portabandiera, Valentina Vezzali e Oscar  De Pellegrin, per un giornata da vivere nel segno della Ferrari. Giri di pista mozzafiato, sorrisi e flash per i protagonisti piu' applauditi dei recenti Giochi Olimpici. Da Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, le fiorettiste d'oro, a Daniele Molmenti, olimpionico della canoa K1 slalom, fino a Jessica Rossi, la cecchina infallibile del tiro a volo, oro con il record di 99 piattelli su 100, passando per i ragazzi della pallanuoto e del tiro con l'arco. Nel mezzo la divertente parentesi vissuta da Rosalba Forciniti accanto a Montezemolo, tutti con un unico comune denominatore: un giro sulla Ferrari, sotto lo sguardo vigile di Fisichella che é campione sí, ma delle quattro ruote. Un'emozione da vivere, garantiscono con lo sguardo estasiato, contenti di aver raccolto l'invito di Maranello, che ha voluto festeggiare i ragazzi olimpici con una giornata premio.

Il Presidente Petrucci ha voluto indirizzare un saluto ai medagliati e un ringraziamento a Montezemolo. "Lo conosco da prima di Italia '90, esperienza che vivemmo insieme, con grande successo. Nel giorno in cui divenni Presidente del Coni fu uno dei primi a complimentarsi, chiedendomi un rapporto sempre piú di reciprocità tra i nostri due mondi. Non dimentico la collaborazione a livello tecnologico, che ha prodotto interessanti novità e un valore aggiunto nell'ambito della preparazione degli atleti di varie discipline in vista dei Giochi Olimpici. Un grande grazie a Pancalli: grande successo per chi ha abbattuto le barriere, ottenendo grandi risultati. Della Ferrari apprezzo il concetto di team, di fare squadra. E a loro dico che non devono arrendersi, di credere fino in fondo al Mondiale di Formula Uno. Fino alla fine tutto é possibile".

Commosso il ringraziamento di Montezemolo. "Le vostre imprese mi hanno entusiasmato, sono state costruite nel tempo e con i sacrifici. Enzo Ferrari mi insegnó a non mollare mai, per questo non ci arrendiamo e proveremo, facendo squadra, a vincere il Mondiale come voi avete vinto le medaglie. Voi siete le sport, la voglia di vincere, come noi che dal 1997 siamo sempre stati in lizza per il titolo, tranne in due occasioni. Sono fiero di questa giornata, la vostra giornata, avete fatto sventolare il tricolore e noi siamo al vostro fianco. La collaborazione tecnologica tra la Ferrari e il Coni ha prodotto risultati apprezzabili, penso al tiro con l'arco, al bob. Insieme siamo passione, entusiamo e gioia".
 
Il Presidente Petrucci ha quindi omaggiato Montezemolo di una torcia olimpica di Londra, mentre il Segretario Generale Raffaele Pagnozzi ha donato una medaglia di Roma '60 a Domenicali con l'auspicio che "la sinergia regali risultati ancor piú significativi in vista di Rio 2016". Montezemolo ha ricambiato con i pistoni della Ferrari, del 2003, consegnandoli a Petrucci, Pagnozzi e a Pancalli. La visita al Museo e allo show room, dopo la colazione consumata al Cavallino, ha chiuso la giornata di festa. Ideata per festeggiare Londra e inseguire il futuro. Nel segno del brand vincente chiamato Ferrari.  E di un movimento italiano che si é confermato nel G8 dello sport mondiale.
 
 

 

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