Seleziona la tua lingua

Image

CONI e FIGC presentano “Performance ITALIA”, una serie di programmi didattici prodotti dall’Istituto di Scienza dello Sport e dal Club Italia

AL FORO ITALICO
images/1-Primo-Piano-2021/Performance_Italia_Ph_Luca_Pagliaricci_-_CONI_BX3I1019_copia_bis.JPG

Il CONI e la FIGC, attraverso l’Istituto di Scienza dello Sport e il Club Italia, hanno avviato il progetto Performance ITALIA, una serie di programmi didattici in formato audio-video destinati agli staff tecnici, in particolar modo ai preparatori atletici e ovviamente agli atleti stessi, con l’obiettivo di contribuire al miglioramento delle prestazioni sportive e alla riduzione degli infortuni. Dopo due anni di lavoro sul campo da parte di un pool di tecnici esperti nell’ambito della metodologia dell’allenamento, l’Istituto di Scienza dello Sport del CONI e il Club Italia della FIGC hanno prodotto la prima serie di filmati applicativi (4 episodi di circa 20’), che saranno disponibili da oggi sui rispettivi siti coni.it e figc.it, sul tema “Tecnica dei movimenti specifici”.


Nell’ambito della collaborazione avviata, sono previsti altri lavori didattici su Integrazione, Tecnica dei movimenti specifici, Aerobico, Letteratura, Individualizzazione, Alimentazione, che compongono il progetto Performance ITALIA. L’intera opera fornirà ai tecnici un approccio metodologico nuovo, che permetterà agli operatori del settore nei diversi livelli, ambiti e competenze, di poter contribuire allo sviluppo dell’atleta in maniera più completa, considerando che è possibile migliorare la prestazione solo se l’atleta non è costretto a ridurre il tempo degli allenamenti per infortunio. Tali benefici prestazionali avranno inoltre un impatto rilevante sulle patologie da usura (particolarmente delle articolazioni) migliorando la salute e la qualità della vita post carriera sportiva.


“Ringrazio la FIGC per questo progetto pilota – dichiara il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati - e ringrazio Donati e Di Salvo che nella loro professione si sono concentrati sulla performance, da questo lavoro esce qualcosa di propedeutico per la formazione degli atleti e dei calciatori. Come CONI abbiamo impostato nel quadriennio un lavoro chirurgico per lavorare con ogni federazione e lo abbiamo visto a Tokyo dove 2/3 delle medaglie vinte avevano una piccola goccia di CONI. Ora vogliamo fare qualcosa di innovativo facendo formazione e partendo dal vertice fino in basso. Ringrazio la FIGC perché sono stati disponibilissimi. Loro hanno un’area performance strutturata e ne è uscito un lavoro ottimo. La Federcalcio è la federazione che ha più visibilità e questo studio può avere un impatto maggiore, ma da oggi vorremmo partire con le altre federazioni lavorando non solo per il vertice ma per il supporto di tutti. Ringrazio ancora il Segretario Brunelli e la FIGC perché sono stati molto efficienti ed efficaci”.


“Sono io che ringrazio il CONI – sottolinea il Segretario Generale della FIGC, Marco Brunelli – per l’affiancamento preziosissimo in questo studio. Non si possono raggiungere certi risultati senza un lavoro ‘oscuro’: l’Area Performance, il Club Italia e l’Istituto di Scienza dello Sport sono del resto delle eccellenze. Il programma in sé non è rivoluzionario, ma sicuramente molto ambizioso e soprattutto è innovativo l’obiettivo che si prefigge. Personalmente ho letto delle cose molto interessanti come il fatto che il grande lavoro svolto finora non ha diminuito gli infortuni, quindi bisogna fare altri passi per ridurre questo gap. La chiave di volta è proprio mettere a disposizione di tutti il risultato di questo studio basato su una serie di informazioni che possono interessare tutto il mondo sportivo”.


“Questo progetto – commenta Giampiero Pastore Direttore dell’Istituto di Scienza dello Sport - rappresenta lo spirito dell’Istituto di Scienza dello Sport del CONI, ovvero mettere a disposizione delle Federazioni le proprie conoscenze trasversali negli ambiti della metodologia dell’allenamento, della biomeccanica e della fisiologia dello sport per condividere e supportare i programmi di allenamento delle squadre Nazionali e la formazione dei tecnici di alto livello”. “Abbiamo collaborato con entusiasmo al progetto – aggiunge Mauro Vladovich, responsabile organizzativo del Club Italia - coinvolgendo gli staff tecnici, i calciatori e le calciatrici delle Nazionali con l’obiettivo di promuovere le metodologie di allenamento più all’avanguardia ad una base sempre più ampia.”


Performance ITALIA. 1) Tecnica dei movimenti specifici. Il calcio moderno si sta sempre di più proiettando verso un nuovo modello di prestazione, nel quale la velocità di gioco e di spostamento sono diventati determinanti. Tale incremento nella richiesta di intensità di gioco sta continuando a comportare problematiche dal punto di vista degli infortuni. L’approccio metodologico di prevenzione finora utilizzato non si è riflesso in una consistente riduzione dell’incidenza delle lesioni. Pertanto, viene proposto un approccio differente, basato sull’integrazione delle informazioni, sull’efficienza specifica, sull’analisi del modello di prestazione, sull’importanza del lavoro individualizzato e basato su evidenze scientifiche ponendo attenzione anche alle abitudini e agli stili di vita dei giocatori. Fondamentale, dunque, è l’addestramento della tecnica di spostamento, che consente di migliorare la capacità di sopportare intense sollecitazioni motorie. Al tempo stesso, tale addestramento rappresenta una forma assolutamente efficace nella riduzione degli infortuni e in particolar modo di quelli da usura a livello articolare.
I due gruppi di lavoro, coordinati dal Prof. Valter Di Salvo (Responsabile dell’Area Performance e Ricerca del Club Italia) e dal Prof. Alessandro Donati (Coordinatore metodologia dell’allenamento dell’ISS del CONI), sono partiti dall’identificazione del modello di prestazione specifico del calciatore analizzando non solo la letteratura esistente, ma anche studiando i movimenti dei calciatori della Nazionale Italiana durante la partita Italia - Irlanda del Nord del marzo 2021. Durante l’arco dell’intera gara, ciascun Azzurro è stato seguito con una telecamera dedicata al fine di definire i movimenti specifici in relazione al ruolo in campo. Grazie all’unione di questi due studi, si è creata una classificazione di partenza delle situazioni di gioco in fase di attacco e di difesa con l’analisi dettagliata di tutti i movimenti che un calciatore effettua durante la gara. Questo lavoro ha permesso di definire così progressioni didattiche con esercitazioni mirate al miglioramento di ogni singolo movimento specifico identificato nella classificazione. Il passo successivo è stato quello di filmare sul campo una serie di esercitazioni in linea con le diverse progressione didattiche identificate e capace di fornire ai tecnici ed in particolar modo ai preparatori atletici, strumenti per l’applicazione delle esercitazioni. Considerando, inoltre, che la corsa è un gesto tecnico trasversale a diversi sport, i 4 episodi sulla “Tecnica dei movimenti specifici” potranno avere una valenza nell’allenamento di atleti anche di altre discipline oltre al calcio.


Per il Prof. Alessandro Donati “il progetto mira alla maggiore integrazione tra le componenti tecnico tattiche e la componente atletica della performance. Tradotto in pratica significa che lo sviluppo adeguato della componente atletica può consentire al giocatore di esprimere con maggiore efficacia la sua abilità. La fiducia nella propria capacità di corsa, di cambiamento di direzione e di ritmo, pone il giocatore nella condizione di esprimere più frequentemente le proprie capacità.” Per il Prof. Valter Di Salvo “il progetto Performance ITALIA ha l’obiettivo di migliorare la performance dei nostri atleti avvalendosi dell’interdisciplinarietà e della sinergia tra eccellenze italiane del settore dello sport, affermando un ruolo di riferimento internazionale nell’ambito della metodologia d’allenamento”. (foto Pagliaricci - CONI).

 

Presentazione lavoro 

 


Vai alla gallery

Archivio News