Ciclismo su pista, Giovanni Pettenella oro nella velocità
Testa, grinta e muscoli. Ingredienti fondamentali per la vittoria di Giovanni Pettenella, oro nella velocità individuale ai Giochi Olimpici di Tokyo il 18 ottobre 1964. E’ proprio il ciclismo a regalare all’Italia il maggior numero di medaglie nella XVIII Olimpiade: tre d’oro e cinque d’argento. Specialista nelle gare su pista, conquistò due ori agli Europei di Anversa (velocità e 500 metri da fermo), sette titoli italiani nelle specialità della velocità e del tandem, prima della partecipazione ai Giochi Olimpici, che rappresentò uno dei momenti più alti della sua carriera che, fra i dilettanti, oltre alla vittoria nel tandem con Bianchetto ai Giochi del Meditterraneo del 1963, annovera tra strada e pista più di 450 vittorie.
Per il pistard di Caprino Veronese è la rivincita sul belga Patrick Sercu che lo ha battuto, due giorni prima, nella finale del chilometro da fermo. Nei quarti di finale l’azzurro vince in due sole prove, così come il compagno di squadra Sergio Bianchetto che si qualifica battendo nettamente il colombiano Vanegas. Maggior pathos, invece, nelle semifinali. Pettenella perde la prima sfida con il francese Pierre Trentin, quindi l’azzurro precede l’avversario nel recupero e si aggiudica la bella, dopo un incredibile surplace di 21 minuti e 57 secondi.
Egual sorte per Bianchetto. Dopo aver preceduto nella prima prova il francese Daniel Morelon, Bianchetto perde la seconda gara, ma riesce nettamente ad imporsi nella terza. Finale tutta azzurra, quindi, fra Pettenella e Bianchetto. E’ Pettenella che prevale in due sole prove, aggiudicandosi il prestigioso titolo di campione olimpico. Il 20 febbraio 2010 si è spento a Milano all’età di 66 anni.