Al Salone d'Onore la presentazione degli equipaggi olimpici, Malagò: "Sono gonfio di entusiasmo e orgoglio"
Sono stati ufficialmente presentati gli otto equipaggi italiani di canottaggio che, dal 27 luglio al 3 agosto, proveranno a dare la caccia ad una medaglia nel campo di gara olimpico del Vaires-sur-Marne Nautical Stadium.
La cerimonia di presentazione della Nazionale è avvenuta a Roma presso il Salone d'Onore del CONI e si è svolta alla presenza, tra gli altri, del Presidente Giovanni Malagò, del Segretario Generale e Capo Missione dell’Italia Team a Parigi 2024 Carlo Mornati, del Vicepresidente Vicario Silvia Salis, del Presidente del CIP Luca Pancalli, del Responsabile della Preparazione Olimpica Alessio Palombi, del Direttore dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Giampiero Pastore, del Presidente della Federazione Italiana Canottaggio (FIC) Giuseppe Abbagnale e del Direttore Tecnico Francesco Cattaneo.
Ai Giochi di Parigi 2024 l'Italremo potrà contare su una delegazione di ben 37 azzurri (25 uomini e 12 donne), la più numerosa della propria storia ad un'Olimpiade: Nicolò Carucci, Matteo Sartori (doppio maschile), Stefano Oppo, Gabriel Soares (doppio maschile pesi leggeri), Giovanni Codato, Davide Comini (due senza maschile), Luca Chiumento, Giacomo Gentili, Andrea Panizza, Luca Rambaldi (quattro di coppia maschile), Giovanni Abagnale, Nicholas Kohl, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino (quattro senza maschile), Vincenzo Abbagnale, Leonardo Pietra Caprina, Matteo Della Valle, Gennaro Di Mauro, Jacopo Frigerio, Emanuele Gaetani Liseo, Salvatore Monfrecola, Davide Verità (otto maschile), Alessandra Faella (timoniera otto maschile), Clara Guerra, Stefania Gobbi (doppio femminile), Veronica Bumbaca, Alice Codato, Linda De Filippis, Alice Gnatta, Elisa Mondelli, Giorgia Pelacchi, Aisha Rocek, Silvia Terrazzi (otto femminile), Emanuele Capponi (timoniere otto femminile), Davide Mumolo, Alfonso Scalzone, Stefania Buttignon (riserve). Per la prima volta nella sua storia a cinque cerchi, quindi, l'Italia Team, grazie ad i risultati ottenuti lo scorso maggio alla Final Olympic Qualification Regatta di Lucerna, si presenterà ai nastri di partenza con entrambe le ammiraglie. Per quella femminile, in particolare, si tratta della prima storica presenza ai Giochi.
“Quella del canottaggio è una federazione che conosco molto bene - ha esordito Giovanni Malagò -. Il mio sogno è stato sempre quello di avere un figlio canottiere per via dei valori trasmessi da questo sport, che è una religione più che una disciplina. Ci siete da sempre. La storia olimpica del canottaggio è iniziata proprio a Parigi nel 1900 perché nella prima edizione di Atene 1896 il mare era troppo mosso per disputare le gare. Io ho seguito gran parte di questo cammino e vi devo ringraziare perché parla chiaro il percorso di questa federazione, la quinta in Italia per numero di medaglie a cinque cerchi che ha contribuito a portare al Paese e, dopo l’atletica, quella che volerà in Francia con la delegazione più numerosa. È stato compiuto un percorso di cui sono davvero molto orgoglioso anche perché qualificarsi ai Giochi in alcuni sport ormai è veramente un’impresa. Ci vedremo nel bacino olimpico. Siamo tutti gonfi di entusiasmo e di orgoglio: rappresentate una delle eccellenze del Paese”, ha concluso il Presidente del CONI.
È intervenuto anche Francesco Cattaneo: "Sono fiero del lavoro che hanno svolto tutte le atlete e tutti gli atleti in quest'ultimo anno di preparazione olimpica. Nel corso degli ultimi raduni ho chiesto ai ragazzi un upgrade rispetto al lavoro che abbiamo cercato di portare avanti e ho ricevuto delle risposte positive in vista del grande appuntamento di Parigi. Sono certo che ci faremo trovare pronti", ha detto il Direttore Tecnico.
“Vedere scorrere tutti questi equipaggi mi ha emozionato e reso fiero - il commento di Giuseppe Abbagnale -. Tanti di questi atleti sono alla loro prima Olimpiade e mi rivolgo in particolar modo a loro. Metteteci l’anima e vivetela con passione. Avete ancora tanto tempo per poter fare ancora meglio. So bene quello che è il pathos, tutto ciò che c’è dietro la preparazione ai Giochi e quello che uno rincorre con aspettative. Avete conquistato qualcosa di importante, godetevi l’esperienza e l’Italia ve ne sarà riconoscente ed io per primo”, ha concluso il Presidente della FIC. (agc)