Agia e CONI insieme per diffondere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nello sport
Diffondere in ambito sportivo la conoscenza dei diritti di cui sono titolari bambini e adolescenti e assicurarne la piena attuazione, è quanto si propongono di fare l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano con il protocollo d’intesa siglato questa mattina a Roma dalla Garante Filomena Albano e dal Presidente Giovanni Malagò in occasione del convegno “Il diritto al gioco e allo sport dei bambini e dei ragazzi con disabilità”.
Nei prossimi mesi Agia e CONI collaboreranno alla realizzazione di una serie di iniziative finalizzate a diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a garantire il diritto allo sport a tutti i minorenni in modo inclusivo, partecipato e accessibile e a promuovere sani stili di vita tra i giovani. Prevista inoltre l’attivazione di percorsi informativi per tecnici e operatori sportivi delle federazioni – considerato il rilevante ruolo che svolgono nella comunità educante – oltre ad attività di sensibilizzazione sull’importanza dello sport come strumento di integrazione sociale e culturale e di diffusione della cultura della mediazione e della legalità.
Lo sport è un presidio fondamentale che assolve a molteplici funzioni, oltre a quelle prettamente agonistiche, è infatti uno strumento educativo, ricreativo, riabilitativo e, in situazioni in cui l’ambiente circostante non offre molte opportunità, rappresenta un vero e proprio fattore di riscatto sociale e uno dei più potenti veicoli di inclusione, in grado di abbattere qualsiasi tipo di barriera. È per questo che il CONI da anni è impegnato a realizzare sinergie al fine di promuovere la massima diffusione della pratica sportiva, in un’ottica di sviluppo sociale.
“Siamo orgogliosi di questo protocollo e voglio ringraziare il Garante Filomena Albano e tutte le strutture coinvolte – sottolinea il presidente del CONI, Giovanni Malagò -. Il mondo dello sport collabora per sostenere una causa importante. Bisogna indispensabilmente dare un contributo, una mano ai ragazzi e alle ragazze affinché siano informati sui propri diritti e lo si può fare sfruttando anche il veicolo dello sport che è un baluardo insieme alla famiglia e alla scuola. Vogliamo rendere i giovani partecipi ed è fondamentale l’opera di formazione che portiamo avanti”.
“Attraverso lo sport si promuovono non soltanto una crescita sana e un pieno sviluppo della personalità ma anche la capacità di socializzare, il rispetto per l’altro e l’osservanza delle regole” commenta la Garante Filomena Albano, che sottolinea pure come l’attività sportiva rappresenti “uno strumento straordinario di inclusione, integrazione ed educazione”. “Lo sport – aggiunge – può essere un’importante occasione di riscatto sociale e un’opportunità per i ragazzi che vivono situazioni difficili, per combattere rischi di devianza e di emarginazione. Per questo abbiamo ritenuto importante avviare una collaborazione con il CONI finalizzata a garantire la piena attuazione anche in ambito sportivo dei diritti di cui sono titolari le persone di minore età. Tecnici e operatori sportivi, adeguatamente formati sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, possono rappresentare un punto di riferimento prezioso per i ragazzi, anche per intercettare le difficoltà che vivono i piccoli atleti”.