Giro d'Italia, Fabio Aru nuova maglia rosa

CICLISMO

ARULa legge del Giro d'Italia edizione 2015 colpisce ancora. Era accaduto martedì scorso, nell'arrivo a Forlì, oggi la corsa di ciclismo fra le più dure e indecifrabili ha concesso il bis. La maglia rosa ha cambiato padrone in pochi secondi. Nessuno
avrebbe potuto prevederlo, tantomeno Fabio Aru, che proprio oggi ha colto la prima rosa di una carriera breve ma intensa. E' accaduto tutto a 3.300 metri dall'arrivo di Jesolo, metro più metro meno, allorché una caduta innescata dal canadese Ryder Hesjedal e da Eugenio Alafaci - re del Giro 2012 - ha innescato una caduta di pezzi da 90.

 

Non corridori qualunque, veri e propri esperti del Giro, compresa l'ormai ex maglia rosa Alberto Contador. Tutti insieme appassionatamente, sull'asfalto, sotto una pioggia gelida e fitta, che ha fatto da sfondo a una rivoluzione vera e propria.
A salvare lo spagnolo, da un ritardo ancor più largo, è stato il compagno della Tinkoff-Saxo, Matteo Tosatto, che gli si è avvicinato e, con un gesto fulmineo, gli ha offerto la propria bici, permettendogli di chiudere la tappa. Aru, però, era già lanciato verso il traguardo, per indossare una maglia rosa che pesa una tonnellata. Non tanto per l'importanza simbolica, e per il peso psicologico che può avere alla vigilia della cronometro di domani, quanto perché indossata 24 ore dopo il giorno più sofferto, chiuso con una smorfia di fatica e impotenza di fronte all'allungo di Contador, sul Monte Berico, nel cielo sopra Vicenza.

 

Domani la classifica generale verrà ridisegnata da una frazione estremamente complicata: una prova contro il tempo di quasi 60 chilometri, con i primi 30 piatti e i secondi 30 molto difficili, con saliscendi, serpentine e un paio di salite
caratterizzate da pendenze piuttosto dure. La tappa di oggi, una delle ultime occasioni per i velocisti, è andata a Sacha Modolo, artefice di uno sprint potentissimo, sull'asfalto viscido di Jesolo, fra due ali di folla, sotto la pioggia. Modolo è al primo successo al Giro e spera di potersi giocare le proprie chance di conquista della maglia rossa della classifica a punti fra Lugano e Milano, negli arrivi che più gli si addicono.