CICLISMOIl ciclismo italiano lancia la sfida Mondiale. I piani, le ambizioni e i propositi azzurri sono stati illustrati oggi pomeriggio, a Ponferrada, presso il Museo Nacionale de la Energia, alla presenza del Presidente federale, Renato Di Rocco. Ai nastri di partenza, da domani fino a domenica, le nazionali uomini e donne élite, uomini under 23, uomini e donne juniores, guidati dai Commissari Tecnici Davide Cassani, Dino Salvoldi, Marino Amadori e Rino De Candido.

Un lungo applauso, alla memoria dell’indimenticabile Alfredo Martini, ha aperto la conferenza stampa, con il messaggio introduttivo del Presidente Di Rocco. “Essere il presidente del movimento ciclistico italiano è per me motivo di grande orgoglio e stimolo per continuare sulla strada intrapresa. In questi anni abbiamo ottenuto importanti successi ed anche la stagione 2014 si prospetta ricca di soddisfazioni. La presenza, qui a Ponferrada 2014, di tutte le Nazionali e di un gruppo di persone che lavorano costantemente per un obiettivo comune, non può che essere di buon auspicio per altri successi. In questa occasione, in cui l’attenzione di tutti è rivolta alle Nazionali di ciclismo, mi preme ringraziare chi, anche quest’anno, ha scelto di stare dalla parte della Federazione. Sponsor storici, come Castelli, ed enti locali, come la città di Bra, che ci ha ospitato in questi ultimi giorni, permettendoci di preparare l’appuntamento con tranquillità."

Un un ricordo di Alfredo Martini è stato espresso anche dai Marino Bartoletti, moderatore della giornata: “Alfredo è nato il 18 febbraio del 1921. La prima edizione dei Mondiali, per dilettanti, si è tenuta nel luglio dello stesso anno. Quindi questi sono i primi mondiali di ciclismo in cui non ci sarà Alfredo…”.
Dopo il discorso del presidente sono seguite le presentazioni dei singoli atleti, a cominciare dagli juniores, costretti a lasciare anzitempo la sala per partecipare alla riunione tecnica. Inevitabilmente l’attenzione dei media è caduta sulle due categorie maggiori, donne élite e professionisti.
Le azzurre, che avevano provato il percorso pochi minuti prima, lo hanno trovato impegnativo e in grado di fare una selezione. Dino Salvoldi: “Il nostro è il team di riferimento. L’uscita di scena di due olandesi ha modificato nuovamente i nostri piani. Il tema tecnico torna ad essere quello degli scorsi anni: Italia contro la Vos. Noi siamo pronti.”
Davide Cassani, da parte sua, ha esordito il suo intervento ricordando come un mondiale di ciclismo si vince soprattutto con la squadra: “Ho 53 anni e ho vinto tre mondiali. Anche se cercate sull’albo d’oro non trovate il mio nome, perché quando ho indossato la maglia azzurra l’ho fatto per far vincere un italiano. Prima di venire qui alla conferenza stampa – ha raccontato il tecnico azzurro -, abbiamo fatto una ricognizione del percorso. Poi, dopo la doccia e il pranzo, mi sono messo a chiacchierare con Manuel (Quinziato, ndr) -. Dopo pochi minuti è arrivato Daniele (Bennati, ndr), quindi Damiano (Caruso, ndr) e Gianpaolo (Caruso, ndr). Nello spazio di pochi minuti ci siamo ritrovati tutti a chiacchierare attorno al tavolo; è lì che è nata la tattica. Potremo anche non vincere, ma sarà sicuramente un successo, perché quello che abbiamo deciso di fare in gara lo abbiamo deciso tutti insieme. Sono contento che si sia creato questo spirito.” Per chiudere un’annotazione sul tempo, si dice che pioverà: “Noi siamo pronti. Se dovesse piovere la corsa sarà ancora più selettiva. Meglio.” Riserve della squadra saranno Zardini e Formolo.

Domani è già tempo di gare. Si ricomincia con le donne juniores, che partiranno alle 9,00 del mattino e si daranno battaglia su un percorso di 72,8 km. Per la gara Dino Salvoldi ha selezionato Sofia Beggin, Sofia Bertizzolo (campionessa europea in carica), Nicole Nesti, Katia Ragusa e Sara Wackermann. Alle 13,00 è la volta degli U23, su un percorso di 182 km. Difenderanno i colori dell’Italia Luca Chirico, Iuri Filosi, Davide Martinelli, Gianni Moscon e Federico Zurlo.