CONI: Lo sport italiano consegna il Premio Onesti al Presidente del CIO Jacques Rogge

Busto_Onesti.jpgIl Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Jacques Rogge, ha ricevuto - oggi pomeriggio nel Salone d’Onore - il Premio Onesti attribuitogli dall’omonima Fondazione, presieduta da Franco Carraro, nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario della nascita (1912-2012) dello storico presidente del CONI. Rogge, che in mattinata era stato ricevuto al Quirinale dal Presidente Napolitano, è stato accolto dal Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, dal Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, dai Vicepresidenti Riccardo Agabio e Luca Pancalli e dai membri italiani del CIO, Franco Carraro, Mario Pescante, Ottavio Cinquanta, Francesco Ricci Bitti e Manuela Di Centa. Presente anche Gianni Letta, vincitore dell’ultima edizione del Premio.

Petrucci ha voluto ringraziare Rogge per la proficua opera alla guida del CIO, esaltandone le qualità nel ricordo di Giulio Onesti. “Onesti è stato il padre dello sport italiano, il precursore di un percorso fatto di successi e scelte vincenti. Ha difeso l’autonomia del movimento con concretezza e grande  lungimiranza. Rogge ha dimostrato di essere un esempio alla guida della famiglia olimpica: sono sicuro che anche le prossime Olimpiadi saranno uno spot di grande impatto”.

Franco Carraro, in qualità di Presidente della Fondazione Onesti, ha salutato Rogge sottolineando l’importanza dell’ex Presidente CONI celebrata dal libro “Giulio Onesti – Lo sport italiano”, scritto da Augusto Frasca, facendo riferimento al titolo per rendere appieno l’effettiva valenza del personaggio. “C’è tanta passione dietro a questa pubblicazione e vorrei salutare per un’ultima volta Antonio Ghirelli, che ha curato la prefazione. Rogge merita questo riconoscimento per la qualità con cui ha sempre interpretato il suo ruolo”.

Il testimone è passato quindi nelle mani di Gianni Letta, che con grande trasporto emotivo, ha ricordato Giulio Onesti come l’uomo che ha posto le fondamenta del sistema sportivo, affrancandolo da altri controlli e difendendone sempre l’autonomia con grande efficacia. Letta ha sottolineato i meriti di Rogge, grande interprete del movimento olimpico internazionale e indicando nei dirigenti presenti l’estensione naturale di un percorso mai interrotto dopo il suo avvento.

Mario Pescante si è espresso nella stessa, univoca direzione, aggiungendo il rammarico per non aver condiviso con Rogge la gioia dell’annuncio della vittoria di Roma città olimpica per l’edizione dei Giochi Estivi 2020, ultimo atto della sua Presidenza CIO. E’ stato proprio Pescante a consegnare a Rogge il busto con la riproduzione del volto di Giulio Onesti tra gli applausi del Salone d’Onore.

E lui, Jacques Rogge - il grande protagonista-, ha ringraziato con ampi sorrisi e parole sincere. “Sono orgoglioso di questo premio perché credo la figura di Onesti debba essere ricordata come merita: è stato il padre dello sport italiano e qui, accanto e in questa splendida sala, ci sono i suoi figli, capaci di interpretare lo sport come strumento di cultura, educazione e processo di integrazione”. Classico scambio di doni al termine del discorso: il Presidente Petrucci ha donato a Rogge la tuta olimpica azzurra personalizzata di Londra 2012, mentre il Presidente del CIO ha ricambiato con una targa, consegnata anche a Carraro e a Pescante.Al termine della cerimonia è stato presentato il libro di Augusto Frasca “Giulio Onesti – lo Sport Italiano” con un appassionante recensione del Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, intrisa di ricordi e aneddoti particolari. Hanno preso la parola anche Nino Benvenuti, Eddy Ottoz, Fiammetta Scimonelli, Sergio Valentini, Abdon Pamich e Vanni Loriga.

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Roma, 15 maggio 2012