Da Agreitner a Zoeggeler, radiografia dei 113 azzurri

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Saranno 113 gli azzurri ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014. Quattro in più di Vancouver 2010, anche se le specialità sono aumentate di dodici unità e i criteri di qualificazione sono stati notevolmente modificati dalle Federazioni Internazionali. Era da Nagano 1998 (114, ma c’era la squadra di Hockey) che l’Italia non iscriveva così tanti atleti in un’edizione olimpica all’estero (Torino 2006 non può far testo in quanto come paese ospitante l’Italia era qualificata di diritto in tutti gli sport). A Sochi l’Italia non è riuscita a qualificarsi solo in due sport: Hockey su ghiaccio e curling, come del resto era già successo a Vancouver.

Il più anziano della squadra sarà Giorgio Di Centa che ha compiuto da poco 41 anni, mentre anche la più giovane arriva dalla Federazione Italiana Sport Invernali e si tratta della slittinista Sandra Robatscher, che il mese scorso ha compiuto 18 anni. 

Nonostante non ci siano minorenni in squadra, l’età media dell’Italia a Sochi si è abbassata rispetto alle precedenti recenti edizioni, grazie soprattutto alle donne. Stavolta l’età media è di 26,06, quasi un anno in meno rispetto a Vancouver (quando era 26,86). Per trovare un’età media più bassa bisogna risalire a Salt Lake City 2002 dove portammo una squadra con età media di 25,99 (praticamente di pochi mesi più giovane di quella attuale).

Mentre lo scostamento con Vancouver per gli uomini è minimo (27,31 stavolta contro i 27,51 di quattro anni fa), è molto sensibile la differenza in campo femminile. In Russia avremo un’età media di 24,81 (la più bassa degli ultimi venti anni, a Lillehammer 1994 era di 23,61) nettamente più giovane di quella in Canada (26,22).

La Regione più rappresentata è sempre il Trentino Alto Adige (60 atleti), con la provincia di Bolzano che mantiene la leadership con 48 atleti mentre la Provincia di Trento (12 unità) viene superata ancora dalla Lombardia che ha 21 atleti. Le regioni italiane rappresentate aumentano da 9 a 10, mentre sono appena 5 i nati all’estero (4,4%), uno in più di Vancouver.

Infine, cresce il livello della percentuale “rosa” (44 atlete contro i 69 uomini) in squadra (38,93% contro il 36,36% della spedizione in Canada).